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INCONTRO sull'ultimo libro

Berizzi: «La Verona democratica ostaggio di una Verona nera in cui l'estrema destra è in Consiglio e ai vertici delle municipalizzate»

Paolo Berizzi alla presentazione in Fiera del suo ultimo libro. Con lui la giornalista Jessica Cugini e il segretario Cgil Maurizio Landini
Paolo Berizzi alla presentazione in Fiera del suo ultimo libro. Con lui la giornalista Jessica Cugini e il segretario Cgil Maurizio Landini
Paolo Berizzi alla presentazione in Fiera del suo ultimo libro. Con lui la giornalista Jessica Cugini e il segretario Cgil Maurizio Landini
Paolo Berizzi alla presentazione in Fiera del suo ultimo libro. Con lui la giornalista Jessica Cugini e il segretario Cgil Maurizio Landini

Dopo un lungo tira e molla, Paolo Berizzi è tornato nella «tana del lupo», accolto da un cordone di Polizia a garantire l'ordine pubblico. Niente affondi questa volta per il giornalista di Repubblica, sotto scorta in seguito alle minacce di morte ricevute per il suo impegno di cronaca e denuncia delle attività dei gruppi neofascisti e neonazisti. Niente clima di astio, né le polemiche che avevano accompagnato, due anni e mezzo fa, la presentazione in Sala Lucchi del libro “NazItalia“.

«Evidente» dice lui, «che il tema di cui parlo è scomodo». In effetti il titolo del suo ultimo saggio, presentato venerdì sera a Veronafiere, è piuttosto ingombrante: «È gradita la camicia nera». E Berizzi per sottotitolo ha messo: Verona, città laboratorio dell'estrema destra tra l'Italia e l'Europa.

«C'è una Verona democratica, progressista e votata al volontariato che però resta nell'ombra, ostaggio di una Verona nera in cui l'estrema destra non è ai margini, ma al centro, in Consiglio comunale e ai vertici delle municipalizzate. Portare a galla questi problemi non è discriminazione, ma un atto di cura e attenzione verso la città e chi la abita», ha sottolineato. Del libro-inchiesta, pubblicato Rizzoli, l'autore ha parlato con Maurizio Landini, segretario generale della Cgil la cui sede nazionale, a Roma, è stata assaltata da Forza Nuova lo scorso 9 ottobre.

L'incontro, organizzato da Cgil Veneto, Camera del Lavoro e Anpi di Verona, è stato introdotto da Francesca Tornieri della Cgil scaligera e Andrea Castagna, presidente dell'Anpi provinciale, e moderato dalla giornalista Jessica Cugini. Presenti circa 200 persone, molti rappresentanti sindacali (che in chiusura hanno intonato «Bella ciao») e in prima fila Luca e Maria Tommasoli, i genitori di Nicola, morto nel 2008 a seguito di un pestaggio, al quale sono dedicati il libro e un intero capitolo, e l'ex procuratore Guido Papalia che pure ha un ruolo da protagonista nel volume, essendo stato l'artefice di numerose inchieste sulla galassia neofascista.

Berizzi ne ha ripercorso alcune e messo insieme date, nomi e fatti per sottolineare come per lui il fascismo non sia mai stato debellato del tutto, parlando di come episodi accaduti dieci o vent'anni fa siano stati segnali della presenza di gruppi estremisti che in questo periodo si uniscono ai cortei dei No-vax, come testimonia l'assalto alla Cgil. «Quello che è avvenuto deve diventare oggetto di discussione», ha detto Landini. «Stiamo rivendicando al Parlamento che le forze che si richiamano al fascismo vengano sciolte, secondo Costituzione. Va rafforzata la democrazia, in un Paese come il nostro dove le sono stati tolti vitali diritti, come quello del lavoro».•.

Laura Perina

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