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Le indagini della questura di Modena

Inscenano l'assalto al portavalori, trovato
il bottino (anche veronese) da 10 milioni

Le indagini della questura di Modena
Parte della refurtiva recuperata
Parte della refurtiva recuperata
Finto assalto al portavalori

Hanno inscenato una rapina al portavalori, che trasportava preziosi per circa 10 milioni di euro, ma sono stati scoperti. Il portavalori, secondo le prime informazioni raccolte, conteneva anche parecchi preziosi  della Watch Passion, associazione guidata dal veronese Roberto Verde, che rappresenta oltre un centinaio tra i più grandi orologiai d'Italia.

 

IL RACCONTO. I due trasportatori, avevano infatti, in un primo tempo, raccontato di un vero e proprio assalto armato: il loro mezzo sarebbe stato prima rallentato da un furgone, poi si sarebbe affiancata una seconda macchina. Una volta fermato il portavalori, i rapinatori, descritti come due uomini con accento dell’Est Europa, avrebbero puntato contro di loro dei fucili a canne mozze. Una volta saliti sul mezzo, uno degli addetti sarebbe stato obbligato a guidare, l’altro invece, controllato a vista dai malviventi. Il mezzo è poi stato trovato abbandonato, vuoto, dai carabinieri a Correggio, dopo la segnalazione di un passante. I due addetti al trasporto, sarebbero stati rilasciati dai malviventi a Parma, in strada del Traglione. Una volta rimessi in libertà, i due avrebbero chiamato la polizia da un bar per dare l’allarme. 

 

LE INDAGINI. Le indagini della squadra mobile di Modena hanno portato però a un'altra verità. Grazie all'analisi delle telecamere di videosorveglianza e le intercettazioni telefoniche e ambientali,  è infatti emerso che i due portavalori non erano affatto vittime e non erano stati rapinati.  Gli inquirenti, infatti, hanno scoperto che tra i due autisti del portavalori, un 35enne originario di Napoli e un 57enne, nato in provincia di Crotone, ed un terzo soggetto di 44 anni, anch'egli originario del crotonese, ma residente a Reggio Emilia, vi era stata una sorta di collusione per inscenare un assalto al portavalori con la finalità di trafugare il bottino ed in seguito ricettarlo. I tre si erano dati appuntamento a Carpi, quindi, si erano portati fino alla rotatoria di via della Pace a Correggio, dov'è avvenuto il trasbordo dei colli dal portavalori al furgone del terzo complice.

 

I due autisti interrogati nel corso della notte non hanno voluto confessare la verità. Gli agenti, pertanto, per paura che la refurtiva potesse sparire dalla circolazione trascorrendo troppo tempo, hanno deciso di intervenire nell'abitazione del terzo soggetto, il quale - messo alle strette - ha rivelato dove si trovavano i 20 pacchi, ovvero all'interno di un garage a Reggio Emilia appartenente ad un'amica completamente ignara dei fatti.  Il valore della refurtiva, consistente in denaro gioielli e orologi di valore, ammonta a oltre 10 milioni di euro. I due autisti sono stati sottoposti a Fermo di polizia giudiziaria, misura che non è stata predisposta per il terzo complice, essendosi dimostrato collaborativo e avendo fornito tutti i particolari del misfatto. 

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