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MONUMENTI

Arsenale, pronta la modifica per il parcheggio

Corsi: «L'impresa riuscirà a salvare i reperti». Gaudini: «L'obiettivo non è fermare i lavori ma tutelare i beni»
La cisterna asburgica rinvenuta durante i lavori FOTO MARCHIORI
La cisterna asburgica rinvenuta durante i lavori FOTO MARCHIORI
La cisterna asburgica rinvenuta durante i lavori FOTO MARCHIORI
La cisterna asburgica rinvenuta durante i lavori FOTO MARCHIORI

È pronta la modifica al parcheggio dell'ex Arsenale che consentirà di salvare un reperto trovato durante gli scavi, sul quale la Sovrintendente ai beni architettonici e paesaggistici, Gianna Gaudini, aveva posto un altolà, disponendo che venga tutelato. È una cisterna dell'epoca asburgica, coeva dell'ex Arsenale austriaco (costruito fra il 1854 e il 1861) con una di cupola del diametro di un metro e mezzo, con una canalina in pietra, trovata sottoterra.
Era stato il sindaco Flavio Tosi, nel suo ennesimo affondo contro quello che ritiene il doppiopesismo nei provvedimenti delle sovrintendenze nel concedere o meno il via libera a opere pubbliche, a dare la notizia del ritrovamento. Stigmatizzando il fatto che questo «niet» della Gaudini avrebbe potuto causare un blocco ai lavori. Come riferisce l'assessore alla mobilità Enrico Corsi, però, «l'impresa Fedrigoli, che sta costruendo il parcheggio, ha già elaborato una modifica al progetto, che consente di salvare il reperto e di procedere però con la costruzione del parcheggio. E verrà presentata a breve alla sovrintendente Gaudini».
Il parcheggio all'ex Arsenale, lo ricordiamo, verrà gestito da Saba Italia e sarà su tre livelli interrati. I posti pubblici a rotazione oraria saranno 200, di cui tre riservati a disabili. Ci saranno poi 148 box auto in vendita, anche questi disposti sui tre livelli. La Gaudini ci spiega che «la cisterna, per il valore storico e architettonico, non può essere demolita e quindi attendiamo di conoscere le modifiche che ci verranno proposte. Questa peraltro», aggiunge, «è una procedura che seguiamo sempre, quando vengono trovati dei reperti. Il nostro obiettivo non è quello di impedire i lavori, anzi, ma di tutelare il nostro patrimonio storico e architettonico. E le soluzioni si trovano». In questo la Gaudini — promotrice di un accordo con il Comune per trovare insieme le regole per gli arredi delle manifestazioni nelle piazze storiche, per le quali il Comune sta individuando un consulente — replica anche a Tosi che invoca uniformità nei giudizi dei sovrintendenti. «Ogni città ha le sue peculiarità e quindi è impossibile avere un unico metro di giudizio», rileva la Gaudini, «e d'altra parte lo stesso ministero rafforza il concetto della tutela monumentale. Aggiungo: si è detto che i turisti a Verona aumentano. Bene, credo che questo sia anche un merito delle sovrintendenze, che consentono di mantenere una città bella, valorizzando il patrimonio culturale e architettonico, il che non è certo un ostacolo all'economia e al turismo, ma al contrario un modo per promuoverli».E.G.

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