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Arena a cinque cerchi I Giochi Invernali 2026 chiuderanno a Verona

Verona e l’Arena a «cinque cerchi»: è fatta. Esulta, la città scaligera, insieme al Veneto e a Milano e alla Lombardia. E fa partire il conto alla rovescia per le Olimpiadi invernali 2026, la cui cerimonia finale si svolgerà in Arena. Certo, mancano sette anni. Una mezza eternità. Ma il verdetto di Losanna, in Svizzera, dove ieri alle 18 è stato reso noto che la candidatura di Milano e Cortina d’Ampezzo ha vinto sulla svedese di Stoccolma-Aare, ha scatenato l’entusiasmo tra i veronesi di oggi, a cominciare dal sindaco Federico Sboarina. E tra i veneti di oggi. Anzitutto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Sboarina incrociava le dita e ha portato bene. «È un giugno 2019 indimenticabile per Verona. La nostra Arena è di nuovo al centro del mondo e stavolta, con le Olimpiadi invernali 2026, aggiunge persino i cerchi olimpici al suo medagliere. La felicità per il grande traguardo è talmente immensa che mi commuove. Nell’anfiteatro romano si terrà la cerimonia di chiusura dei Giochi, così come proposto nella documentazione della candidatura, e per la nostra città è un riconoscimento senza precedenti». Lo dice Sboarina, che ha appena vissuto, il 2 giugno, la tappa finale del Giro d’Italia a Verona, con passerella finale e premiazione in Arena. E da assessore allo sport nella prima Giunta Tosi, dal 2007 al 2012, portò a Verona i mondiali di baseball nel 2009, quelli di pallavolo ne 2010 e nello stesso anno il test match dei mondiali di rugby Italia-Argentina, quindi ciclismo con la tappa finale del Giro d’Italia del 2010, a Verona, pure in Arena, poi nel 2009 la partenza della tappa Verona-Pampeago e nel 2012 ancora una partenza del Giro. Ora le Olimpiadi, dal 6 al 22 febbraio 2026, e le Paralimpiadi, dal 6 al 15 marzo 2026. «È un’occasione unica per la quale devo ringraziare, e lo farò presto di persona, il presidente Zaia, che ha saputo fare squadra». Zaia è già pronto per la lunga maratona. «È una grande opportunità per il Veneto», dice, pur ammettendo che «ci sono stati anche momenti nei quali sembrava che saltasse tutto, però il risultato è arrivato», dice. «Noi siamo già partiti per i Giochi, non si arriva con un dossier così se non si è già partiti. Con il presidente del Consiglio Conte abbiamo parlato tante volte insieme, ci siamo incontrati, anche nei momenti difficili, perché questa candidatura ha avuto anche momenti complicati, ma noi abbiamo tenuto il punto e il risultato è arrivato». Anche l’assessore allo sport Filippo Rando fa festa: «Una soddisfazione grandissima per la città e per tutto lo sport veronese. Ci metteremo subito al lavoro per arrivare preparati a questo evento di straordinaria importanza». Dal Governo una particolare soddisfazione per il ministro alla Famiglia e alle Disabilità, Lorenzo Fontana, veronese. «L’assegnazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi a Milano-Cortina è una notizia bellissima! Una vittoria dei territori e di tutto il Paese. Sono felice anche per Verona, che potrà ospitare la cerimonia di chiusura. Grazie al Governo, ai presidenti delle Regioni e a tutti». Plaude anche il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Mattia Fantinati, veronese, di quel Movimento 5 Stelle dei sindaci di Roma Virginia Raggi e di Torino Chiara Appendino oppostesi rispettivamente alle candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024 (saranno a Parigi) e a contribuire a quella, ora, di Milano-Cortina, invernali, del 2026. «Olimpiadi a Cortina e a Milano sono una grande successo per l’Italia e per il nostro territorio», dice Fantinati. «La decisione di preferire il nostro Paese a Stoccolma, dopo 20 anni dai giochi invernali di Torino, consente alla nostra Italia e in particolare al mio Veneto di avere quella spinta in più di cui avevamo bisogno». •

E.G.

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