«Quello che sta affiorando è un villaggio alpino del Medioevo, l’unico così ben conservato sull’intero Arco alpino dell’Italia». Lo ha affermato il professor Fabio Saggioro, docente di Archeologia medioevale all’Università di Verona, che oggi ha fatto il bilancio degli scavi iniziati circa tre anni fa in località «Mot del Castel», nel territorio comunale di Piuro (Sondrio).
«Nel 400esimo anniversario della frana di Piuro - dichiara il sindaco del paese Omar Iacomella - che distrusse il nostro meraviglioso e ricco borgo, stiamo riscoprendo l’antica Piuro, vediamo le case in cui vivevano i nostri antenati, scopriamo la loro cultura. A breve saremo in grado di creare il primo Parco archeologico della Valchiavenna dedicato alla vita dell’epoca del gigantesco smottamento e anche alla vita dei piuraschi del tempo medioevale».
Ai lavori di scavi, coordinati dal professor Saggioro in stretta collaborazione con il Comune e Andrea Breda della Sovrintendenza archeologica della Lombardia Occidentale, prendono parte anche una dozzina di studenti e direttori tecnici della facoltà della città scaligera. «Le abitazioni venute alla luce con gli scavi ultimati in questi giorni - aggiunge il Saggioro - si inquadrano fra l’11esimo e il 12esimo secolo dopo Cristo. Sono ben visibili i resti delle murature che delimitano gli edifici, un bellissimo focolare ancora in ottimo stato di conservazione e, inoltre, all’interno delle abitazioni sono stati rinvenuti numerosi manufatti riconducibili alla vita quotidiana degli abitanti dell’epoca medioevale». Nel corso degli interventi, inoltre, i ricercatori impegnati a Piuro hanno trovato due meravigliose monete d’argento, anch’esse in ottimo stato di conservazione.