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Caffè Dante apre la Tommasi Summer Lounge

Aperitivo e musica
all'ombra di Dante
con…i Beatles

Magical Mystery Band alla Tommasi Summer Lounge (foto Brusati)
Magical Mystery Band alla Tommasi Summer Lounge (foto Brusati)
Magical Mystery Band alla Tommasi Summer (Brusati)

Le canzoni dei Beatles suonate dalla Magical Mystery Band per l’apertura della Tommasi Summer Lounge, lo spazio del venerdì al Caffè Dante Bistrot in piazza dei Signori, dedicato alla musica suonata dal vivo, al finger food gourmet del giovane chef Mattia Meneghello accompagnato dal Lugana doc Le Fornaci Tommasi, tra i «progetti» più recenti della storica famiglia di viticoltori della Valpolicella.

 

«Abbiamo pensato a un appuntamento divertente, il venerdì alle 19», le parole di Gianpaolo Spinelli, direttore del Caffè Dante Bistrot. «Nel momento dell’aperitivo la musica è protagonista. C’è un desiderio di condivisione e convivialità che si è risvegliato più intenso che mai e allora abbiamo pensato di portare un po’ di brio nelle calde sere d’estate». Così, tutti i venerdì fino a settembre, dalle 19 alle 21, il Caffè Dante Bistrot ospita band e solisti veronesi per un paio d’ore di musica «live».

 

Nella serata di apertura, c’erano i quattro della Magical Mystery Band, da sempre dediti alla riscoperta del canzoniere dei Beatles. Infatti Emiliano Kappa nella parte di John Lennon (voce e chitarra), Ted Tedeschi in quella di Paul (voce e basso), Vittorio Lo in quella di George Harrison (chitarre, tastiere, voce) e Fab Fila in quella di Ringo (batteria, voce) non ripropongono solo i successi dei Quattro di Liverpool, ma in ogni concerto aggiungono brani poco conosciuti, lati B dimenticati e replicano - in inglese ma anche in italiano – le battute che i Beatles facevano sul palco, tra una canzone e l’altra.

 

E questo aspetto giocoso e autoironico dei Fab Four, troppo poco sottolineato, finisce per contaminare anche la resa musicale del quartetto veronese, che alla prima della Tommasi Summer Lounge propone la replica di gran parte dell’album «Let it be», compresa «One after 909» con il sorriso sulle labbra, e «The long and winding road». Nel set finiscono anche «Help», «Can’t buy me love», «Drive my car», «A hard day’s night» (con una battuta sull’impossibile accordo d’apertura della canzone: «Chi lo conosce?»), e tante altre. Curioso notare come la Mystery Band abbia suonato in piazza dei Signori per Verona in Love a febbraio, qualche giorno prima del lockdown. Sono passati pochi mesi, ma sembra un decennio. E così anche una Summer Lounge di venerdì sera può rappresentare un ritorno alla normalità. •

Giulio Brusati

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