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Da Verona attesi 5mila penne nere

Alpini veronesi all'adunata
di Milano anche in bici

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Gli alpini-ciclisti di Minerbe
Gli alpini-ciclisti di Minerbe
L'alzabandiera apre il raduno del centenario

Un ultimo controllo alle biciclette, all’itinerario studiato in dettaglio nei giorni scorsi e via. È partito ieri in sella alle proprie bici il gruppo di alpini di Minerbe con destinazione Milano, la città che da domani a domenica ospiterà la 92° Adunata Nazionale degli Alpini. Un’Adunata importante in quanto celebra il Centenario dell’Associazione Nazionale Alpini, fondata proprio nel capoluogo lombardo nel luglio del 1919. E che farà convergere nella metropoli lombarda circa 400mila persone oltre che 5mila alpini veronesi.

 

Tra questi, c’è la quindicina di ciclisti che ha di fronte circa 220 chilometri di strada da macinare. Il gruppo, partito con un’auto e un furgone a supporto, ha fatto tappa a Gambara, nel bresciano. L’arrivo a Milano è previsto invece per oggi pomeriggio.

 

I ciclisti sono attesi a Porta Romana, dove ha trovato alloggio il gruppo degli alpini di Minerbe per i giorni dell’Adunata. «Noi partiamo in treno e saremo ad attenderli all’arrivo», spiega orgoglioso Doriano Pesarin, capogruppo della sezione di Minerbe il cui figlio trentacinquenne è il più giovane dei 15 ciclisti. Anagraficamente agli antipodi, invece, è il 73enne Giovanni Facchetti seguito a ruota, letteralmente, da Valerio Sperandio, classe ’47, organizzatore della spedizione.

 

Questo è il decimo anno che il gruppo raggiunge la città dell’Adunata nazionale pedalando. «Trento lo scorso anno ma anche Asiago, Bolzano, Pordenone e addirittura L’Aquila», elenca il capogruppo Pesarin.

 

Già a Milano, invece, è un altro gruppo di alpini partito per Milano già alla fine della scorsa settimana, a piedi, da Schio, nel vicentino. I 14 alpini sono una rappresentanza di varie sezioni: Venezia, Padova, Treviso, Vicenza, Bassano, Udine e, ovviamente, Verona. Il gruppo, nel veronese, ha fatto tappa nei giorni scorsi anche in città dove ha trovato ospitalità nella baita alpini di San Bonifacio, in quella di Santa Lucia nel quartiere Indipendenza e a Castelnuovo del Garda, prima di ripartire verso Brescia. Gli alpini – podisti, che stamattina hanno partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera, sono passati a piedi anche da piazza Bra dove si sono riuniti per un momento di raccoglimento e l’immancabile foto di rito davanti alla targa del VI Reggimento. Una trentina di alpini della sezione di Verona era già operativa da ieri mattina all’interno della Cittadella militare alpina dove sono allestite le dimostrazioni di tutte le attività di Protezione Civile portate avanti dall’ANA.

 

Il quartiere è stato visitato da decine di classi delle scuole del milanese. Tra le dimostrazioni più coinvolgenti per i giovani studenti, quelle delle unità cinofili: una decina di uomini con i loro cani. Coppie coraggiose addestrate per intervenire durante l’emergenza nella ricerca delle persone sotto le macerie e che sono state occupate, ultimo intervento in ordine di tempo, nelle ore e nei giorni seguenti il sisma dell’Emilia.

 

L’Adunata del Centenario entra nel vivo già oggi con un ricco programma che proseguirà fino a domenica quando circa ottantamila alpini sfileranno per le vie della città. «Saremo presenti in massa, come ogni anno. L’Adunata è un momento fondamentale per ciascun alpino», esorta il presidente della sezione veronese Luciano Bertagnoli. Un appello che sembra essere stato ascoltato considerato che da Verona sono circa 60 i pullman in partenza alla volta della città metropolitana, insieme a un centinaio di camper. In centinaia, inoltre, partiranno con i mezzi propri mentre altri ancora sceglieranno il treno.

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