Durante uno degli ultimi acquazzoni, una persona di passaggio era finita letteralmente sott’acqua, nuotando per rimettersi in equilibrio e risalire le scale. Anche durante il forte temporale dello scorso sabato notte, si è riempito di pioggia ma, considerata l’ora tarda, probabilmente ha fatto in tempo a svuotarsi prima che qualcuno a piedi passasse da lì. A terra, però, rimangono fango, foglie e sterpaglie.
Detriti che occludono completamente le caditoie e che contribuiscono ad aggravare una situazione già precaria, soprattutto in vista di altre piogge. È il sottopasso pedonale di Porta Vescovo che collega Borgo Venezia a Veronetta. Ed è solo una delle numerose criticità che convergono in questa zona. Non sono migliori, infatti, le sorti della scalinata che porta all’altro sottopasso, chiuso e inagibile da molti anni. Ricettacolo di sporcizia, deiezioni, rifiuti di ogni sorta, negli ultimi tempi è stato forzato più volte. E buttata giù la cancellata di ferro che ne ostruiva l’accesso, lo spazio sottoterra è stato occupato, nonostante i ripetuti sgomberi.
L'articolo completo su L'Arena in edicola