Il fermo emesso a carico di zio e nipote albanesi, per l’omicidio della donna marocchina e l’occultamento del suo cadavere, non è un punto di arrivo, ma di partenza.
Lo zio è accusato di omicidio e distruzione di cadavere e il nipote dell’occultamento del cadavere. Agim Ajdinaj, 51 anni, pensionato e Lisand Ruzhdija, 27 anni, studente iscritto in un’università di Roma e appassionato di arti marziali sono in carcere a Montorio poichè ritenuti i responsabili della morte di Khadija Bencheickh, 46 anni, convivente di Ajdinaj, allo Stadio, in via Piazzale Olimpia 54. Tra oggi e domani è prevista la convalida del provvedimento.
LUMINOL. Ora, che il magistrato ha autorizzato il sequestro dell’abitazione dell’uomo e del garage, saranno necessari altri approfondimenti in quei locali, come le analisi con il Luminol, un composto chimico che illuminato con una luce ultravioletta è in grado di evidenziare tracce di sangue, anche su pavimenti, muri o altro, pure se sono stati lavati. È probabile che Khadija sia stata ammazzata la sera del 29 dicembre, forse nel sonno. Poco dopo è stata fatta a pezzi.