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Aveva 92 anni

Addio a Rosanna Barbieri, all'Unione ciechi di Verona lascia un dono sportivo

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Rosanna Barbieri (al centro) fra Patrizia Mirandola e Silvia Cepeleaga
Rosanna Barbieri (al centro) fra Patrizia Mirandola e Silvia Cepeleaga
Rosanna Barbieri (al centro) fra Patrizia Mirandola e Silvia Cepeleaga
Rosanna Barbieri (al centro) fra Patrizia Mirandola e Silvia Cepeleaga

A novantadue anni se ne è andata in punta di piedi Rosanna Barbieri, amica e benefattrice dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti - Sezione di Verona, spirito gentile e tempra da ragazza, la quale frequentava la sede di Via Trainotti 1, un tempo autonomamente poi accompagnata, sempre entusiasta delle attività svolte e delle iniziative portate avanti dai veterani del gruppo accanto ai giovani ai quali lei era molto legata.

 

Per uno sport poco conosciuto, ma in uso tra i disabili della vista, ossia lo Showdown che assomiglia ad un ping-pong, Rosanna si era prodigata concretamente donando la somma necessaria ad acquistare il tavolo per praticare questa disciplina, appena arrivato e che purtroppo non ha fatto in tempo a vedere: un gesto generoso il suo che rivela l'amore per il prossimo della signora di origine romana ma che viveva da molti anni a Verona sentendosi profondamente parte della città.

 

La famiglia dell'Unione la piange e si stringe ai familiari di Rosanna con affetto e riconoscenza. Una targhetta col suo nome è stata apposta allo Showdown, ma il sigillo più grande è il l'impronta umana sempre costruttiva che questa donna ha lasciato in chi l'ha amata e rispettata per la sua intelligenza, saggezza e altruismo. La presidente Patrizia Mirandola, la vicepresidente Silvia Cepeleaga, consiglieri e soci dell'Uici porgono commosso omaggio e cordoglio.

 

 

Tavolo da showdown donato da Rosanna Barbieri
Tavolo da showdown donato da Rosanna Barbieri

Michela Pezzani

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