Elettra è morta a sedici anni e mezzo e nonostante l'udito se ne fosse già andato e il fiuto non fosse più quello di una volta, il cane di razza Carlino testimonial storica dell'associazione Alzheimer Verona in veste di disinvolta attrice cinematografica, ha comunicato fino all'ultimo la sua vivacità e dolcezza. Se n’è andata in braccio alla sua inseparabile proprietaria Eugenia Soregaroli, musicista dell'orchestra della Fondazione Arena dove ha suonato il flauto traverso per oltre trent'anni, e la musica classica e operistica ascoltata in casa e a teatro ha accompagnato tutta la vita di Elettra, ma non solo.
Elettra non era soltanto di Eugenia, ma anche di sua madre pittrice che dopo una vita dedicata all'arte si è ammalata di Alzheimer, la grave malattia neurologica degenerativa che si osserva nel film «Elettra la terapia dell'amore», girato dal regista Mario Guidorizzi e che è da anni un ausilio prezioso divulgato dall'associazione Alzheimer Verona diretta da Maria Grazia Ferrari, per sensibilizzare il grande pubblico sulla grave patologia sociale. «Nello sguardo di un cane c'è un mondo di amore puro e fiducia verso l'essere umano», ricorda Eugenia Soregaroli; «è ciò che ci ha trasmesso Elettra».