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Al polo Confortini

A Verona il primo
intervento al cuore
con «super» tecnica

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Il team multidisciplinare di Cardiologi, Anestesisti e Cardiochirurghi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, guidato dal professor Flavio Luciano Ribichini, Direttore dell’ Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Azienda, ha eseguito per la prima volta in Italia nel Polo Chirurgico dell’Ospedale di Borgo Trento, una procedura di TAVI “valve-in-valve” con tecnica «basilica» su un paziente di 81 anni che aveva già precedentemente subito due interventi cardiochirurgici ed era ad altissimo rischio di complicanze.

 

L’intervento, eseguito l’11 settembre, è stato portato a termine con successo e senza complicanze dall’Heart Team guidato dal professor Ribichini, coadiuvato dal dottor Gabriele Pesarini e l’anestesista professor Leonardo Gottin. 

 

Recentemente inventata negli Usa, la tecnica pioneristica denominata Basilica (Bioprosthetic or native Aortic Scallop Intentional Laceration to prevent Iatrogenic Coronary Artery obstruction),  prevede la lacerazione intenzionale per via endoscopica dei lembi della bioprotesi degenerata al fine di impedirne l’ingombro nell’anatomia del paziente e il successivo impianto di una valvola con procedura “valve-in-valve” minimizzando sensibilmente il rischio di occlusione coronarica, come grave complicanza dell’intervento di Tavu. La procedura, da circa un anno viene eseguita nei centri a più alto volume degli Usa, e da quest’anno è stata eseguita in alcuni casi anche in Germania

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