In piazza, con gli striscioni, per gridare basta ai Tir sulle strade interne di San Massimo. Una cinquantina di abitanti del quartiere si è riunita in piazza Risorgimento, ieri mattina. Una protesta pacifica ma risoluta, contro l’immobilismo attorno al problema degli enormi camion che, diretti al Quadrante Europa, percorrono da cima a fondo le strette strade di paese, causando ingorghi e rischiando spesso di restare incastrati, abbattendo cartelli stradali e semafori, riducendo l’asfalto a un gruviera, inquinando, e soprattutto mettendo in pericolo pedoni e ciclisti.
Al presidio dei cittadini sono intervenuti i rappresentanti del Pd che da tempo portano la questione sui banchi della politica, finora però inascoltati: il consigliere comunale Federico Benini e quelli della terza circoscrizione Sergio Carollo e Annamaria Lugoboni. La segnaletica di divieto ai mezzi pesanti è presente alle porte di San Massimo.
Tuttavia non viene rispettata da molti autisti dei Tir che, in maggioranza stranieri dell’Est e Nord Europa, si affidano solo alle indicazioni dei propri navigatori. Ed ecco che, ogni giorno, decine e decine di «bestioni» carichi delle merci più varie, dagli alimenti alle auto e al marmo, calano dalla strada Bresciana verso il cuore del quartiere, attraverso le vie Lucio III, Urbano III e Anselmi, e si connettono quindi a via Brigata Aosta e via Carnia, fino alla destinazione dell’Interporto.