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PROTESTE

A San Massimo i parchi  invasi da rifiuti e vandali

Al Cuore Verde hanno divelto le recinzioni e incendiato gli scivoli  Le strutture sono pericolanti. In un'area vicina, non c'è un filo d'ombra
Una recinzione divelta. I giardini sono anche disseminati di rifiuti
Una recinzione divelta. I giardini sono anche disseminati di rifiuti
Una recinzione divelta. I giardini sono anche disseminati di rifiuti
Una recinzione divelta. I giardini sono anche disseminati di rifiuti

Grandi alberi con rami ombreggianti, qualche giostrina per lasciar giocare i piccoli, un campo di basket per i ragazzi più grandi, panchine in legno per gli anziani. Potenzialmente, il parco Cuore Verde di San Massimo sarebbe un ottimo punto di ritrovo per le persone e le famiglie del quartiere; dai bimbi agli nonni, passando per i giovani.La realtà, però, è molto meno edificante. E riporta una quotidianità di degrado e sporcizia, bottiglie di vetro in frantumi proprio a ridosso di scivolo e altalene, bivacchi notturni, strutture in parte vecchie e pericolanti, una centralina dell'elettricità scoperta, L'altra mattina, alcuni genitori hanno addirittura trovato escrementi umani dentro il trenino in legno in cui giocano i bimbi. I cancelli d'accesso, che si affacciano sui tre fronti del parco, vengono diligentemente aperti al mattino e chiusi alla sera dai volontari dell'associazione Adambiente che si occupa dell'area verde.Ma lungo gran parte del perimetro del parco la recinzione è disastrata. In un punto è addirittura stata del tutto rimossa e sostituita da comuni barriere da cantiere: un intervento d'emergenza diventato ormai stabile.In molti altri, la rete verde è rotta e non funge più da deterrente: attraverso passa di tutto a ogni ora del giorno e della notte, moto e scooter compresi. Una buona parte di degrado deriva infatti dall'inciviltà degli avventori, soprattutto notturni. «Fino a qualche anno fa c'erano altri due scivoli ma sono stati dati alle fiamme una notte, rimossi e mai più sostituiti», spiega Federica Lavarini, portavoce dei genitori che frequentano il parco di San Massimo e che ora, stufi del degrado, stanno organizzando una raccolta firme.«Sventato il pericolo, proprio su gran parte dell'area di questo parco, della costruzione di un edificio, prima, e del palaghiaccio poi, ora chiediamo maggiore cura e attenzione. Ci pacerebbe tanto che i nostri bambini giocassero in sicurezza come succede nel parco di borgo Roma o a Santa Lucia. Invece, ci sentiamo cittadini di serie B», aggiungono.Quanto a parchi, tra l'altro, San Massimo non sarebbe messo poi troppo male. Oltre a questo ampio e ombreggiato, poco distante se ne trova un altro: più piccolo ma molto più attrezzato di giochi e strutture per i bambini.«Il problema è che è totalmente al sole. È stato costruito sopra un'ex cava e quindi probabilmente non è stato possibile piantare alberi più grandi. Il risultato però è che rimane ovviamente deserto per quasi tutti i mesi utili per trascorrere il tempo all'aperto con i bambini», aggiunge Lavarini.E ancora, un'altra area verde è stata ritagliata verso la parte più a nord del quartiere.Si tratta di un percorso della salute rimasto praticamente orfano già da qualche tempo delle strutture per gli esercizi d'allenamento ma molto utilizzato dai padroni dei cani e dai loro animali. «Per loro è un paradiso ma rimane comunque off limits per i nostri bambini», conclude Lavarini. Rintracciato dai genitori via mail, intanto, il presidente di Amia Andrea Miglioranzi ha subito risposto che effettuerà un sopralluogo al parco di San Massimo già i primi giorni della prossima settimana.o COPYRIGHT

Ilaria Noro

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