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Covid, un anno fa

15 marzo 2020: mancano mascherine e guanti per i medici, Athesis lancia una raccolta fondi

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Covid, un anno fa.

 

Il 15 marzo 2020 il sindaco di Verona si dice pronto a chiudere i lungadige: «Troppa gente». L'attività motoria all'aperto infatti è consentita, ma si creano assembramenti, che sono vietati.

 

A Verona la polizia locale avvisa per altoparlante di stare a casa. Anche il sindaco di San Martino Buon Albergo lancia un messaggio ai cittadini con l'altoparlante per le strade: «Restate a casa» è il suo appello. L'unica possibilità, secondo il presidente del Veneto Luca Zaia nella diretta di mezzogiorno da Marghera, è il coprifuoco. 

 

Il virus viaggia veloce, un focolaio di coronavirus si sviluppa nella casa di riposo delle suore a Colà di Lazise. Ma il Covid19 non colpisce solo gli anziani: a Verona c'è l'ottava vittima, un 55enne senza patologie. A Verona e provincia ci sono 19 persone ricoverate in terapia intensiva per coronavirus.

 

I dispositivi di protezione per medici e sanitari e volontari non sono sufficienti. Il Gruppo Athesis, editore de L'Arena, lancia una raccolta fondi con il Comune e la Fondazione Comunità Veronese, «aiutiAMO Verona» finalizzata all'acquisto di materiale di protezione, dalle mascherine ai guanti ai tamponi per il personale degli ospedali. La città - aziende e privati cittadini -  risponde subito e con generosità.

 

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