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Vaccini, un esercito di irriducibili

Genitori ad una manifestazione del comitato No Vax: sono ancora molti gli inadempienti
Genitori ad una manifestazione del comitato No Vax: sono ancora molti gli inadempienti
Genitori ad una manifestazione del comitato No Vax: sono ancora molti gli inadempienti
Genitori ad una manifestazione del comitato No Vax: sono ancora molti gli inadempienti

«Ci comporteremo come prevede la legge, la stessa in vigore lo scorso anno». Stefano Bertacco, assessore all’Istruzione e ai servizi sociali, allarga le braccia dietro la sua scrivania a Palazzo Barbieri rispondendo a chi gli chiede che farà il Comune nei confronti delle famiglie degli alunni non in regola con l’obbligo vaccinale. Per chi frequenta i nido e le scuole d’infanzia il rischio è l’esclusione dei figli. Per la scuola dell’obbligo, dai 6 ai 16 anni, scatta invece la sanzione fino a 500 euro. Numeri aggiornati sui bimbi dagli zero ai sei anni non vaccinati iscritti agli asili nido e alle materne della città ancora non ce ne sono. «Chiederemo la documentazione che attesti l’adempimento dell’obbligo o perlomeno l’avvenuta prenotazione di un appuntamento all’Ulss», sottolinea Bertacco. «Tuttavia», aggiunge, «ancora non si capisce chi ha la responsabilità di decidere se far restare o meno a scuola i bambini non vaccinati». E quindi? «Ciò che posso dire è che l’anno scorso nessuno è stato lasciato fuori e di sicuro non chiamerò i vigili per far prelevare i bambini dalle loro classi. D’altra parte, mi chiedo se sia giusto che siano loro a dover pagare per inadempienze di cui non hanno responsabilità. Un bambino non ha la possibilità di scegliere se accettare o meno le decisioni, la cui legittimità non sta a me giudicare, prese dai propri genitori». E, anche in veste di senatore di Fratelli d’Italia, fa sapere che di questi dubbi parlerà con il nuovo ministro della Salute, Speranza. «Siamo ancora in attesa delle liste ufficiali dall’Ulss, alle cui decisioni ci rimetteremo. Ma», ribadisce, «non ci sono novità nelle normative rispetto ad un anno fa». Le procedure di avvio sono sempre macchinose, bisogna, tra l’altro, fare i conti con l’autocertificazione, cioè la dichiarazione sostitutiva da allegare alla richiesta d’iscrizione che attesta la somministrazioni dei vaccini obbligatori, rispetto ai quali, a primavera, si erano registrati 87 bambini non in regola con il diktat della legge Lorenzin negli asili nido e 55 nelle scuole dell’infanzia, 142 alunni in tutto. Cifre poi cambiate poiché, effettivamente, molte famiglie hanno adempiuto. Se all’inizio dell’anno scorso, in tutta la Provincia, gli inadempienti erano 3.631, quest’anno se ne contano “soltanto“ 983. Resta, però, una quota di irriducibili, arrivati fino alla fine dell’anno scolastico appigliandosi ad appuntamenti e prenotazioni prese negli ambulatori dell’Ulss e poi continuamente disdette con le motivazioni più varie. Ma per loro quest’anno i nodi arriveranno al pettine. «Qualcuno lo scorso anno», commenta Bertacco, «quando ricevette la richiesta di implementare la documentazione, ci rispose di risultare non in regola perché, fatto il primo richiamo, per vari motivi, non aveva potuto rispettare i tempi del secondo, altri ci avevano garantito che avrebbero provveduto, insomma, la situazione, a tale riguardo, è sempre in evoluzione. Ma chi continuerà a non rispettare la legge sulla profilassi», ripete l’assessore, «è consapevole di andare incontro al rischio di esclusione dei propri figli dalle scuole e come ho detto anche l’anno scorso», ribadisce, «noi abbiamo sempre cercato la via del dialogo, non siamo né a favore né contro i vaccini, ma siamo tenuti a far rispettare la legge dello Stato». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Santi

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