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Vacanze e viaggi all’estero Ecco chi dovrà fare il test

Controllo della temperatura ai viaggiatori in arrivo in una stazione ferroviaria. Sono scattate regole severe per chi torna in Veneto dopo un soggiorno nei Paesi più a rischioUn tampone con materiale prelevato da un paziente che potrebbe essere stato infettato dal Covid
Controllo della temperatura ai viaggiatori in arrivo in una stazione ferroviaria. Sono scattate regole severe per chi torna in Veneto dopo un soggiorno nei Paesi più a rischioUn tampone con materiale prelevato da un paziente che potrebbe essere stato infettato dal Covid
Controllo della temperatura ai viaggiatori in arrivo in una stazione ferroviaria. Sono scattate regole severe per chi torna in Veneto dopo un soggiorno nei Paesi più a rischioUn tampone con materiale prelevato da un paziente che potrebbe essere stato infettato dal Covid
Controllo della temperatura ai viaggiatori in arrivo in una stazione ferroviaria. Sono scattate regole severe per chi torna in Veneto dopo un soggiorno nei Paesi più a rischioUn tampone con materiale prelevato da un paziente che potrebbe essere stato infettato dal Covid

Tamponi a chi torna da Paesi sottoposti a quarantena o che fa un lavoro di contatto con persone fragili, e anche ai vacanzieri di rientro da Spagna, Malta, Croazia e Grecia. E poi il ritorno del pubblico alle manifestazioni sportive e l’avvio, ai primi di settembre, dei servizi per la prima infanzia con i rapporti numerici educatore-bambino dello scorso anno. È questa la summa della nuova ordinanza regionale presentata ieri mattina dal presidente della Regione Luca Zaia. Le prime misure sono state adottate alla luce del quotidiano aumento di casi di persone positive al coronavirus tornate dalle vacanze: «La maggioranza dei contatti in Veneto viene da virus importato», ha spiegato Zaia. «La situazione è sotto controllo ed è chiara: abbiamo virus che arrivano dall’estero e vengono veicolati da chi va in vacanza». Per questo l’ordinanza sarà valida fino al 6 settembre. Poi si vedrà in base all’andamento della situazione. NEL DETTAGLIO, chi rientra dalle ferie da Malta, Grecia, Spagna e Croazia deve fare il tampone. Una volta in Italia deve comunicare il rientro all’Ulss e prendere appuntamento chiamando il numero verde 800 936 666 o scrivendo a sisp.malattie.infettive@aulss9.veneto.it. Il tampone è gratuito e sarà fatto nell’arco di 48 ore durante le quali - e fino alla risposta del test - la persona è tenuta a restare nel proprio domicilio osservando pratiche corrette. Chi arriva in aeroporto, invece, sarà sottoposto al test. Provvederà anche in questo caso l’Ulss locale alla quale la società Save, che gestisce gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, metterà a disposizione - se necessario - gli spazi richiesti. Per chi arriva all’aeroporto Catullo l’Ulss 9 Scaligera potrebbe appoggiarsi all’ospedale Magalini di Villafranca. Sono decisioni cui si arriverà nelle prossime ore. È esente dal tampone chi lo fa nelle ultime 72 ore nel Paese in cui è in vacanza e risulta negativo. LE SEI CATEGORIE Sono state, inoltre, individuate sei categorie definite di «soggetti particolarmente a rischio» che, in caso di transito o permanenza all’estero nei 14 giorni precedenti, dovranno effettuare il tampone al rientro, che sarà fornito gratis dall’Ulss 9. Si tratta di operatori che lavorano a stretto contatto con anziani e disabili (nelle Rsa o nei centri), e che siano transitati o abbiano soggiornato all’estero; operatori sanitari di ospedali, hospice e ospedali di comunità che siano stati all’estero nei 14 giorni precedenti; badanti; lavoratori stagionali del settore dell’agricoltura; chi per lavoro è stato all’estero in un Paese sottoposto a quarantena anche meno di 120 ore; chi è stato in Bulgaria e Romania. Tutte queste categorie devono sottoporsi al tampone. I contatti telefonici e mail sono i medesimi. Dovranno fare il tampone anche persone di particolare interesse epidemiologico rientrate dall’estero, come comunità che in queste settimane abbiamo rappresentato dei focolai. Chi non rispetta l’ordinanza è passibile di una multa di 1.000 euro. SPORT E INFANZIA Tra le indicazioni illustrate ieri da Zaia in conferenza stampa c’è anche quella inerente gli eventi e le manifestazioni sportive in stadi e palazzetti riaperte al pubblico «in scacchiera». Ogni spettatore avrà il suo posto, distanziato dagli altri, che raggiungerà indossando la mascherina. La indosserà anche uscendo dalla struttura. Non sono ammessi assembramenti, ognuno dovrà stare al posto assegnato. Il numero di spettatori sarà calcolato in base ai limiti quantitativi imposta alla struttura. Restano senza pubblico le partite di campionato nazionali e internazionali. Ai primi di settembre partiranno anche i servizi educativi all’infanzia, per i bimbi da zero a sei anni. Saranno aperti secondo i parametri numerici dello scorso anno. «Riprenderanno alle stesse condizioni», ha spiegato l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin, «ma con le misure sanitarie adottate in questi mesi, come il controllo della temperatura e le norme igieniche». •

Maria Vittoria Adami

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