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INDAGINE DEI CARABINIERI

Turbativa d’asta,
veronese arrestato:
era già in carcere

Un'auto dei carabinieri (foto archivio)
Un'auto dei carabinieri (foto archivio)
Un'auto dei carabinieri (foto archivio)
Un'auto dei carabinieri (foto archivio)

Suggeriva alle persone colpite da esproprio di beni di creare «microstati» per evitare ogni sequestro, il veronese Diego Nicolini, 57 anni, arrestato assieme ad Andrea Castellani, 51, di Camagna Monferrato (Alessandria), per turbativa d’asta. Nicolini era già in carcere per corruzione, ed è accusato anche di estorsione, truffa, minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale, e calunnia.

 

L’indagine è stata condotta dai carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura per contrastare azioni di intralcio alle procedure per la vendita all’asta di beni per soddisfare le richieste dei creditori. Per bloccare queste procedure, Castellani aveva fondato l’organizzazione «Centro Operativo Esseri Umani», con sede a Verona, negli uffici della ditta di Nicolini, dichiarata fallita. Attraverso questo centro, con video su YouTube e pagine Fb, si faceva credere alle persone colpite da esproprio che potessero creare «Micro Stati», autoproclamandosi indipendenti e inviolabili, per non ritenersi più soggetti alle leggi dello Stato. Così la procedura nei confronti dei debitori si è aggravata di interessi e spese del giudizio, facendo perdere valore ai beni che dovevano andare all’asta. Nicolini risulta inoltre sottoposto a procedura esecutiva immobiliare per un debito di circa 600mila euro ed è accusato anche di truffa ai danni di un 90enne.

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