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Tosi e Renzi: la sfida nel referendum

L’incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco Tosi martedì scorsoIl sottosegretario Luca Lotti con lo staff del Pd veroneseLa recente assemblea del movimento Fare! a Porta Palio
L’incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco Tosi martedì scorsoIl sottosegretario Luca Lotti con lo staff del Pd veroneseLa recente assemblea del movimento Fare! a Porta Palio
L’incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco Tosi martedì scorsoIl sottosegretario Luca Lotti con lo staff del Pd veroneseLa recente assemblea del movimento Fare! a Porta Palio
L’incontro tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il sindaco Tosi martedì scorsoIl sottosegretario Luca Lotti con lo staff del Pd veroneseLa recente assemblea del movimento Fare! a Porta Palio

Quella appena trascorsa è stata una settimana delicata, probabilmente determinante, per gli equilibri politici nazionali e veronesi. Una settimana che si può definire «renziana», con la visita del premier in città, mercoledì scorso, e con l’arrivo, due giorni dopo, del suo braccio destro Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri.

Ma i rapporti di forza tra partiti e l’intreccio delle alleanze saranno definiti davvero dall’imminente referendum costituzionale, il cui esito giocherà un ruolo fondamentale anche nelle elezioni amministrative cui Verona sarà chiamata nella primavera del 2017. Sarà il referendum, insomma, il vero test per pesare i vari schieramenti, con forti ricadute sulle possibili alleanze.

Le pedine sono già in frenetico movimento. I blocchi finora delineati per scendere in campo: Pd più eventuali liste civiche; Fare! del sindaco Flavio Tosi; centrodestra; Movimento 5 Stelle; Verona Pulita (Michele Croce); Sinistra Italiana con Prc, Possibile e Circolo Rosselli; Tutto Cambia (Marco Giorlo); il Popolo della famiglia e Msi-Dn.

Ricalcando la linea già tracciata da Matteo Renzi, Lotti ha glissato sull’ipotesi di aprire al terzo mandato per i sindaci di Comuni con oltre tremila abitanti: cosa che consentirebbe a Tosi di ricandidarsi. Ma l’argomento «non è all’ordine del giorno», si è limitato a commentare il sottosegretario.

Anche perché per il Pd, ora, l’unico vero obiettivo è la vittoria del «sì» al referendum sulla riforma costituzionale, decisiva per le sorti del Governo Renzi, checché ne dica il presidente del Consiglio. Ormai è conto alla rovescia. Mancano solo due mesi al 4 dicembre, quando gli elettori saranno chiamati alle urne per dare o meno il proprio beneplacito alla modifica della Carta fondamentale: fine del bicameralismo perfetto, cioè di uguali poteri tra Camera e Senato; riduzione dei parlamentari (il Senato passerebbe da 315 membri a 100); soppressione del Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) ed eliminazione definitiva delle province.

Verona, tra l’altro, sarà una delle «città pilota» in cui il Pd condurrà la sua propaganda porta a porta per spingere la causa del «sì».

Anche il sindaco Tosi si schiera a favore della riforma costituzionale, benché non tutte le componenti della compagine tosiana gradiscano questa presa di posizione. Ma, nel frattempo, ricuce pure i rapporti con l’ala di Forza Italia dei fratelli Alberto e Massimo Giorgetti. Il sindaco ha davanti a sé gli ultimi sei mesi del suo secondo mandato e sa che, ora più che mai, verranno al pettine i nodi che riguardano soprattutto le grandi opere non ancora partite.

Nei prossimi giorni, inoltre, è atteso il risultato del sondaggio promosso dalla Lega sulle varie candidature a sindaco per il centrodestra: questo dovrebbe dire chi avrà maggiore influenza tra Carroccio, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Battiti, Lista Zaia e l’Officina.

E intanto, tornando al referendum, si muove anche lo schieramento del «no» alla riforma costituzionale. Tra i contrari, oltre alla sinistra del Pd, al capogruppo in Consiglio comunale Michele Bertucco e l’ex consigliere regionale Roberto Fasoli, sul fronte del centrodestra si colloca il Comitato interpartitico che organizza un’assemblea per mercoledì.

Lorenza Costantino

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