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Un centinaio di persone a terra

Stop al treno
affollato, caos
a Porta Vescovo

Un centinaio di persone a terra
Proteste a porta Vescovo, treno affollato e passeggeri a terra
Proteste a porta Vescovo, treno affollato e passeggeri a terra
Caos a Porta Vescovo

Caos e proteste alla stazione di Porta Vescovo questa mattina. Quasi cento persone sono infatti rimaste a terra nonostante avessero pagato il biglietto per il treno regionale 2839 per Venezia, programmato in partenza da Porta Nuova alle 8.22 e da Porta Vescovo alle 8.27.

 

Secondo quanto racconta Alessio, il treno è partito in leggero ritardo «da Porta Nuova perché c’era un sacco di gente in piedi. A Porta Vescovo ci siamo fermati ed è salita altra gente. Siamo stati fermi un bel po' senza che nessuno ci dicesse nulla, ma già avevamo intuito che il problema era il sovraffollamento».

 

Caos a porta Vescovo, fermato treno affollato
Caos a porta Vescovo, fermato treno affollato

 

E prosegue: «Poi sono arrivate le forze dell’ordine e la gente è scesa a chiedere informazioni. Una voce dagli altoparlanti ha invitato a togliere le borse dai sedili per far sedere la gente. È il distanziamento sociale? Subito dopo un’altra voce registrata invitava a sedersi alternati.... una cosa assurda. Una volta ripartiti, con circa 50 minuti di ritardo, un’altra voce ha comunicato le scuse di Trenitalia per il ritardo accumulato dovuto "all’eccezionale affluenza".  Ma se vendi più biglietti dei posti disponibili senza calcolare che hai la metà della disponibilità è ovvio che il sistema va in tilt!».

 

Un'altra testimonianza arriva da chi è rimasto fermo in stazione a Porta Vescovo nonostante avesse già pagato il biglietto. Laval spiega: «Il treno è arrivato già affollato, per forza: hanno tagliato le offerte, era un regionale con solo sei carrozze. Così non ci hanno fatto salire ed è intervenuta la polizia per timore di disordini. Infatti sono in molti, circa 70-100 persone, a chiedere il rimborso, ma dall'azienda ancora nessuno che ci risponde».

Giorgia Cozzolino

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