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Stadio, strade «blindate» nei giorni delle partite

Nella foto di repertorio, auto parcheggiate vicino allo stadio Bentegodi
Nella foto di repertorio, auto parcheggiate vicino allo stadio Bentegodi
Nella foto di repertorio, auto parcheggiate vicino allo stadio Bentegodi
Nella foto di repertorio, auto parcheggiate vicino allo stadio Bentegodi

Automobili parcheggiate disordinatamente in ogni dove. In sosta vietata lungo le strade del quartiere, in doppia fila, sulle aiuole, davanti ai passi carrai, e ovunque la “fantasia“ degli automobilisti permetta di scovare un posto in cui lasciare la macchina, risparmiando tempo e strada da fare a piedi. Anche se il tempo sono pochi minuti e la strada poche centinaia di metri. Nel quartiere Stadio, questo è lo scenario che spesso si presenta agli occhi, in corrispondenza delle partite di calcio al Bentegodi, in particolare di quelle a maggior richiamo di tifosi. Per limitare il caos, salvaguardando le strade interne e le esigenze dei loro residenti, la terza circoscrizione architetta una “rivoluzione“: una proposta di progetto per blindare la viabilità dello Stadio durante gli incontri calcistici. Il piano, che è stato già approvato dalle commissioni Sicurezza e Lavori pubblici del parlamentino, e avallato anche dal Consiglio di Verona ovest nell’ultima seduta, dovrà ricevere il nulla osta del settore comunale Mobilità e traffico. IN OGNI CASO, il succo della proposta è sbarrare ogni via d’accesso tutt’intorno alla cintura del quartiere, una o due ore prima di ogni partita. In tal modo, chiunque giunga allo Stadio – la maggior parte dei tifosi proviene dalla tangenziale – sarà indotto a lasciare l’auto obbligatoriamente nei parcheggi A, B e C del Bentegodi, oggi sfruttati solo in parte. Soprattutto il parcheggio C, cioè quello che si trova in prossimità del Palazzetto dello sport, è sottoutilizzato. Le tre aree di sosta in totale dispongono di 2.500 stalli. E un altro mezzo migliaio di posti, come soluzione aggiuntiva per gli eventi di maggiore caratura, potrebbe essere reperito in piazzale Guardini (di fronte agli istituti Marconi e Fermi), a un paio di chilometri di distanza dal Bentegodi. QUALI sono le vie dello Stadio che, in seguito al via libera degli uffici comunali, saranno sbarrate ai veicoli dei tifosi? Cominciando da nord, la rotonda di via Sogare vedrebbe chiusi gli sbocchi verso piazzale Olimpia, via Da Vinci, e via Sogare stessa. Transenne, poi, anche all’inizio di via Verga e via Vitruvio, mentre si prevede di impedire l’ingresso in via Camuzzoni sia dal lato di via San Marco sia da quello di via Albere. E anche lungo quest’ultima, spostandosi a sud dello Stadio, ogni traversa in direzione del quartiere verrà preclusa, via Palladio compresa, fino all’incrocio con via Bramante. «Il problema è oggettivo. Lo Stadio è un quartiere che soffre molto, durante le partite, a causa del caos provocato dal traffico e dalla sosta selvaggia», spiega il presidente della terza circoscrizione, Nicolò Zavarise (Lega). «Il nostro obiettivo è sensibilizzare le persone, che giungono nel quartiere come ospiti, a utilizzare gli appositi parcheggi, molto capienti, a servizio dello stadio Bentegodi, anziché invadere le strade interne, generando disagio per i residenti. La chiusura stradale», sottolinea, «avrà comunque una durata limitata a un’ora o poco più prima delle partite, senza quindi il rischio di interferire con gli spostamenti dei residenti e dei cittadini». «LO STADIO chiede solo rispetto: nella questione viabilistica, come pure in quella della pulizia e dell’igiene, quest’ultima già affrontata con l’installazione dei bagni chimici», commenta il vice presidente Claudio Volpato (Verona Domani). «Per chiudere le strade», aggiunge, «si potrebbero ingaggiare anche gli steward, come si fa per esempio durante le maratone e le gare ciclistiche». Ma cosa accadrebbe a chi, non un tifoso diretto al Bentegodi per la partita, avesse necessità di attraversare il quartiere durante il blocco delle strade? Un percorso di immissione e uscita, controllato, verrà comunque previsto, mentre ai residenti basterà esibire un documento di riconoscimento per circolare senza limitazioni. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenza Costantino

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