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Dall'altissimo valore commerciale

Ritrovati nel parcheggio del Catullo due corni di rinoceronte rubati

I corni ritrovati
I corni ritrovati
Corni di rinoceronte rubati

La Polaria in servizio all'aeroporto di Verona-Villafranca ha ritrovato due esemplari di corni di rinoceronte nei parcheggi auto dell'aerostazione. L'incredibile scoperta è avvenuta grazie alla segnalazione giunta al personale della Polizia di Frontiera Aerea di Verona di una rete di recinzione del parcheggio low cost trovata tranciata. Gli agenti, arrivati sul posto, hanno trovato, nelle vicinanze della rete tagliata e ad una delle autovetture parcheggiate,  uno zaino con la cerniera aperta, dalla quale s'intravvedevano i due corni di rinoceronte.

 

 

Il Gruppo Carabinieri Forestale di Verona (Nucleo Cites) ha confermato che si trattava di esemplari originali.

Il rinoceronte è protetto a rischio estinzione: le sue corna sono ricercate soprattutto nei paesi dell'Est asiatico per la medicina tradizionale orientale. Un corno viene venduto ai ricettatori tra i 25.000 e i 200.000 Euro, con la polvere che costa oltre i 65.000 Euro al chilo.

 

L'analisi compiuta dal Cites sui due corni, del peso complessivo di Kg. 2,143, ha potuto evidenziare uno stato di conservazione ottimale. Sono risultati esser stati trattati, spiega la nota della questura, con delle sostanze specifiche per la conservazione nel tempo, come l'imbalsamatura e sottoposti a lucidatura. Proprio grazie a quella particolarità sullo stato di conservazione, che ha fatto orientare gli investigatori a ritenere più che fondato il fatto che quei due esemplari ritrovati, siano stati rubati da qualche Museo di Storia Naturale, Sale espositive delle aste o Collezioni private d'Italia, d'Europa o internazionale. L'ipotesi  investigativa, è ritenuta plausibile dal fatto che da diversi anni i furti di corni di rinoceronte sono in forte aumento nei luoghi d'esposizione in tutta Europa. Sono tuttora in corso le indagini da parte della Polaria di Verona e del Nucleo Cites..

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