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Motorizzazione, mesi per le pratiche Scoppia la protesta

La Motorizzazione Civile alla Genovesa, vicino al casello autostradale di Verona Sud
La Motorizzazione Civile alla Genovesa, vicino al casello autostradale di Verona Sud
La Motorizzazione Civile alla Genovesa, vicino al casello autostradale di Verona Sud
La Motorizzazione Civile alla Genovesa, vicino al casello autostradale di Verona Sud

A Verona servono due mesi di attesa per correggere un dato anagrafico sbagliato sulla patente. Due anni fa bastavano pochi giorni. Per sostenere l'esame di guida si aspettano 60 giorni dalla richiesta, mentre occorre un mese e mezzo per fissare l'appuntamento per il rilascio del foglio bianco, ossia il foglio rosa provvisorio. In via Apollo, alla Genovesa, gli uffici della Motorizzazione civile sono al collasso. Colpa della carenza di personale e delle inefficienze organizzative. Lo sanno bene le categorie economiche come gli artigiani, che vedono passare mesi per la revisione e il collaudo dei veicoli commerciali. Il risultato è che gran parte circola con la revisione scaduta, oppure non circola affatto. Come nel caso delle revisioni «ripetere», quelle che si effettuano se il mezzo di trasporto non ha superato i controlli precedenti: il permesso di girare dura un mese dalla data di prenotazione della nuova revisione, ma gli appuntamenti slittano, così i veicoli rimangono parcheggiati per un altro mese in attesa del via libera. Ma la situazione non è migliore per i privati cittadini, rimbalzati da uno sportello all'altro dopo ore di coda anche per sbrigare le pratiche più semplici. Lo racconta Riccardo T., imprenditore di 27 anni, al termine di un battibecco con una impiegata. «Ho una moto nuova che vorrei guidare», ironizza, «ma la prima data utile per richiedere il foglio bianco è a giugno. Lo avrei nel giro di una settimana pagando 150 euro a una scuola guida, cosa che farò. Alla signora ho contestato il fatto che l'anno scorso, presentando la documentazione necessaria, mi hanno rilasciato il foglio bianco nell'immediato. La sua risposta: il personale è dimezzato». Lamentano disagi anche le scuole guida e le agenzie di pratiche automobilistiche. «È il caos totale», commentano alcuni titolari e dipendenti in attesa del proprio turno. Ma non vogliono sentir parlare di organico insufficiente. «Oggigiorno», spiegano, «ci occupiamo noi di quasi tutta la burocrazia che un tempo competeva agli uffici della Motorizzazione. Ma a causa dei ritardi rischiamo di non riuscire a fornire i servizi ai nostri clienti». Per il duplicato di una patente smarrita «si aspettano 90 giorni. Un mese per nazionalizzare una targa estera». Tutte questioni che prima si risolvevano nell'arco di pochi giorni. La bella stagione è in arrivo e «non ci sono appuntamenti per collaudare il gancio traino delle roulotte prima di novembre. Per i rimorchi hanno aperto in questi giorni l'agenda di gennaio 2020». Il proprietario di una scuola guida della provincia sta aspettando la conversione di una patente estera da maggio scorso. «Ho inoltrato la domanda», racconta, «e dopo nove mesi gli uffici mi hanno comunicato che la patente, brasiliana, non era convertibile. Ma nel frattempo lo era diventata, quindi mi è stato imposto di ripresentare la domanda perché la pratica era andata persa. Così mi è stato detto». Autoscuole e agenzie possono accedere agli sportelli solo tre mattine a settimana, il lunedì, mercoledì e venerdì, ma per non più di mezz'ora, dalle 8.30 alle 9. Invece per i privati funziona su appuntamento, anche se non ne vengono presi più di una ventina al giorno e le liste d'attesa sono interminabili. Gli sportelli, otto, non funzionano mai tutti contemporaneamente. Sbuffi e malumori fra gli utenti sono all'ordine del giorno ed è ordalia anche in rete: digitando Motorizzazione civile di Verona su Google, appaiono 123 recensioni con un indice medio di gradimento di 1.6, in una griglia di valutazione che va da uno a cinque. Gli epiteti più cordiali con cui vengono apostrofati i dipendenti sono «lenti», «maleducati», «poco organizzati». Il dirigente delle sede di Verona, che si occupa di altri sette uffici nel nord Italia, ieri non era presente per replicare alle nostre domande. Due gli indirizzi di posta elettronica forniti dalla funzionaria responsabile del servizio patenti, a cui abbiamo inoltrato una richiesta di spiegazione senza ricevere risposta. •

Laura Perina

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