<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bilanci

Mense, asili, musei: il costo dei servizi aumenta del 20 per cento per il Comune

Nei costi rientrano gli asili nido comunali
Nei costi rientrano gli asili nido comunali
Nei costi rientrano gli asili nido comunali
Nei costi rientrano gli asili nido comunali

Da un lato gli aumenti in tutti i settori e il calo delle presenze per le limitazioni anticontagio, dall'altro la volontà del Comune di mantenere tutte le aperture e inalterati i servizi. Una combinazione che all'amministrazione costerà il 20 per cento in più nel 2022. Ossia minori introiti per 10 milioni di euro.

Se negli anni preCovid i servizi a domanda individuale garantiti dall’ente pubblico venivano coperti all’incirca per metà da cittadini o turisti, con tariffe e contribuzioni versate, la pandemia ha ridotto drasticamente la percentuale. E fatto salire vertiginosamente la spesa a carico del Comune. Le aperture a singhiozzo, infatti, non hanno diminuito i costi del personale o delle strutture, ma solamente ridotto notevolmente le entrate. Che diventano così un ulteriore costo per il Comune. Esempio lampante è il servizio dei bagni pubblici che annualmente costa 95 mila euro indipendentemente dal numero di persone che ci sono in città e che li potrebbero utilizzare.

Aprire gli asili nido, ma anche organizzare i soggiorni climatici o i corsi extrascolastici, mantenere gli impianti e programmare le manifestazioni sportive, garantire il servizio delle mense, tenere le porte aperte di musei, teatri e gallerie, quest’anno, avrà un costo complessivo di circa 52 milioni di euro. A fronte di una previsione di introiti di 17 milioni di euro. Questo significa che solamente il 37 per cento della spesa sarà coperta dagli utenti, il restante 63 per cento dovrà essere sborsato dal Comune. Ad inizio 2020, ossia prima del Covid, i costi totali ammontavano a 56 milioni di euro e gli introiti a 27 milioni. La copertura delle spese da parte dell’utenza, quindi, era del 54 per cento.

“Le Amministrazioni locali hanno bisogno di essere supportate”, l’appello dell’assessore al Bilancio Francesca Toffali. “Al momento, l’ultima Legge Finanziaria non prevede nuovi stanziamenti. Facciamo un appello al Governo, gli enti locali non vanno lasciati soli ma aiutati, affinchè possano a loro volta garantire i servizi ai cittadini”.

Suggerimenti