<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
None

Madonna Verona a secco: «L'acqua resti pubblica»

LA PROVOCAZIONE. Blitz di Casapound alla fontana di Piazza Erbe

 La fontana di Madonna Verona impacchettata
La fontana di Madonna Verona impacchettata

 La fontana di Madonna Verona impacchettata
La fontana di Madonna Verona impacchettata

«Flash mob» alle prime luci dell'alba dei militanti di CasaPound per invitare al «sì» ai due quesiti referendari sull'acqua pubblica. «Abbiamo impacchettato simbolicamente Madonna Verona», spiega Marcello Ruffo, responsabile veronese dell'associazione di destra, «come fosse stata venduta, nell'ambito di un'iniziativa nazionale del nostro movimento per dire no alle "mani sporche" dei privati sull'acqua».
Volantini con foto di mani di manager, dalle unghie sporche, che sbuccano da un polsino inamidato sono stati lasciati galleggiare nelle principali fontane cittadine, in piazza Bra, e in piazza Erbe.
L'associazione è impegnata a favore del sì ai due referendum sull'acqua del 12 e 13 giugno con una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale.
«L'acqua è per definizione un bene pubblico che, proprio perché appartiene a tutti, deve necessariamente essere sganciato dalle logiche del mercato e del profitto», sottolinea Ruffo, «per cui svenderla ai privati non solo non rappresenta una soluzione ai problemi di mala gestione, ma è eticamente sbagliato e dunque inaccettabile. Per questo l'invito di CasaPound Italia è a votare due sì convinti a entrambi i quesiti sull'acqua pubblica in occasione del referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno. Volantinaggi, affissioni e iniziative continueranno per tutta la settimana».© RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti