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ALL'UNIVERSITA'

Lauree in presenza
tra mascherine
e distanziamenti

Una proclamazione di stamattina (Marchiori)
Una proclamazione di stamattina (Marchiori)
Prime lauree in presenza ( Marchiori )

Con le mascherine, il distanziamento, pochi invitati tra parenti e amici, e i festeggiamenti in tono minore. Ma gli studenti dell'università di Verona, o per lo meno una parte di loro, tornano finalmente a discutere le tesi di laurea in presenza, davanti ai loro professori in carne e ossa.

 

Gli apripista sono gli iscritti a Medicina e chirurgia, partiti ieri con la prima sessione di tesi discusse in presenza. I prossimi, a metà luglio, saranno gli studenti della magistrale del corso di laurea in Scienze motorie.Ora che la situazione sanitaria, con le dovute precauzioni, consente una ripresa della normalità, l'ateneo ha stabilito che le lauree magistrali, incluse quelle a ciclo unico come Medicina, appunto, torneranno in presenza secondo la decisione dei singoli collegi didattici dei corsi di studio.

 

«L'indicazione governativa è che si possano organizzare le lauree in presenza sin da luglio», spiega il rettore Pier Francesco Nocini. «Ovviamente col necessario distanziamento e con la presenza di pochi familiari», dieci per ciascun candidato. «Sarà comunque un passo verso il ritorno alla normalità, con la ripresa dello scambio di conoscenze e di pensiero fatta di persona, non dallo schermo di un computer, che è parte fondante dell'esperienza universitaria».

 

L'emergenza legata alla diffusione del Covid-19 ha costretto a ripensare molti aspetti della vita universitaria, come l'erogazione delle lezioni, le sessioni di esame e di laurea, che si sono svolte tutte regolarmente, ma a distanza, grazie all'impegno e ai mezzi informatici messi in campo dall'ateneo.

Laura Perina

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