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La Val Borago è salva, decisiva la mobilitazione

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La Val Borago, parte terminale del sentiero europeo E5
La Val Borago, parte terminale del sentiero europeo E5
Val Borago dal drone (video Mario Spezia)

L’area boschiva dell’Alta Val Borago è salva.

Ieri, nell'asta di vendita degli oltre 38 ettari della vecchia proprietà, oggi in fallimento, è intervenuta direttamente Banca Intesa Sanpaolo rilevando il terreno con lo scopo di metterlo a disposizione delle comunità di Verona e Negrar, preservandone tutti gli aspetti naturalistici.

L'ampio terreno boschivo, a nord ovest della Zona speciale di Conservazione Borago-Galina, fra i Comuni di Negrar e Verona, da tempo era a rischio di trasformazione ad uso agricolo per la realizzazione di vigneti.

In sua difesa, oltre all’associazione Il Carpino, fondata nel 2007 proprio per valorizzare il patrimonio dell’area collinare ai margini della città, si sono schierate tutte le istituzioni territoriali e nazionali più importanti. Un aiuto concreto giunto dai Comuni di Negrar e Verona, Ministero dell’Ambiente e Prefettura che, con un’azione coordinata, si sono fatti interlocutori di Banca Intesa Sanpaolo affinché l'area restasse in mano pubblica. 

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