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La Sabbionara esiste da secoli «Lo dicono mappe centenarie»

L’eremo di San Rocchetto. La Sabbionara passa ai piedi delle colline
L’eremo di San Rocchetto. La Sabbionara passa ai piedi delle colline
L’eremo di San Rocchetto. La Sabbionara passa ai piedi delle colline
L’eremo di San Rocchetto. La Sabbionara passa ai piedi delle colline

Sabbionara: «Quella strada va riaperta». E ora in aiuto arriva la storia, ovvero le mappe del sentiero ritrovate, che vanno dall’epoca napoleonica ai primi del Novecento. E ora la seconda circoscrizione chiede ai cittadini di «farsi sentire» per quel viottolo sterrato sotto le colline di San Rocchetto che era utilizzato da escursionisti e ciclisti e che si ritrova nella mappa napoleonica del 1815 e nel catasto austriaco del 1845. Come pure in quello italiano dei primi Novecento. Il sentiero ciclopedonale chiuso dal marzo 2018 che corre su terreni privati non è solo un’alternativa a via Preare (che collega Parona con Ponte Crencano), dunque, ma un tracciato percorso da qualche secolo. La stradina sterrata in località Sabbionara è stata chiusa per lavori di aratura del terreno. «Un fatto legittimo», era stato detto dai consiglieri della circoscrizione, che amministrano con Parona e Ponte Crencano anche i quartieri di Quinzano, Avesa, Pindemonte, Valdonega e Borgo Trento. Ma incalzavano i malcontenti tra chi, quella strada, era abituato a percorrerla sul sellino o a piedi. Il Consiglio di via Villa è tornato più volte sulla necessità di riaprire la stradina. Pure la Fiab (Amici della bicicletta) aveva detto, tramite il suo presidente Corrado Marastoni, che quel percorso «è parte di un continuo di strade secondarie dalla lunga storia». Napoleonica, appunto. Ora, quindi, che la vicenda sembrava a un punto morto ecco spuntare alcune mappe centenarie che rimettono in gioco la riapertura. A sostegno di una nuova richiesta di affrontare la questione presentata all’amministrazione comunale c’è la storia. Balzano fuori carte pressoché sconosciute, quasi dimenticate e ingiallite, custodite nel Catasto Napoleonico e nei successivi Austriaco e Italiano di inizio Novecento. Ma, ci sono anche documentazioni più recenti. «Abbiamo allegato i documenti conservati in Archivio di Stato che, pur non avendo in sé valore probatorio, dimostrerebbero come tale tratto era identificato come strada», commenta la presidente della seconda circoscrizione, Elisa Dalle Pezze (Pd). «Inoltre, sono depositati in Comune alcuni progetti datati 1994 che in un ampio ragionamento sulla mobilità sostenibile vedevano nella Sabbionara il punto di raccordo con Verona, attraverso Parona e la Valpolicella. Non dimentichiamo le numerose segnalazioni e richieste che lo scorso anno sono pervenute nei nostri uffici da parte di cittadini e associazioni che dimostrano una percezione collettiva di poter transitare su quel sentiero sotto-collinare». «Spetterà all’amministrazione comunale, che sta elaborando il Biciplan all’interno del Piano urbano di mobilità sostenibile valutare in quali modalità attivarsi rispetto al privato», prosegue la presidente. «La circoscrizione ha riconfermato la necessità di ritornare sul tema della riapertura della Sabbionara con un voto espresso a maggioranza dei consiglieri. Chiediamo anche ai quei cittadini che hanno negli anni transitato lungo il sentiero oggi chiuso di far pervenire ai nostri uffici circoscrizionali (palazzo Righetti a Quinzano) e al Comune la propria segnalazione». •

Marco Cerpelloni

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