La grande stella cometa di acciaio bianco che da 37 anni esce dall'Arena e accompagna i veronesi durante le festività natalizie è tornata a brillare. Simbolo del Natale e mai come quest'anno augurio di speranza, è stata accesa nel tardo pomeriggio.
Pochi minuti appena e già i bimbi, come è tradizione, giocavano a rincorrersi tra le punte più basse, su cui si regge l'opera, i più grandi a scattare selfie con l'anfiteatro alle spalle. La cerimonia d'accensione è stata tenuta a battesimo dal sindaco Federico Sboarina, insieme al vicesindaco Luca Zanotto e alcuni assessori, da Alfredo Troisi segretario della Fondazione Verona per l'Arena e da Cristian Modolo, direttore marketing del gruppo dolciario Vicenzi, che si fa carico dei costi d'installazione della stella.
«L'augurio è che questa cometa possa traghettarci non solo durante le feste natalizie ma anche oltre questa pandemia» , ha spiegato Sboarina. In attesa, forse, della rassegna internazionale di presepi, che tradizionalmente trovava posto nella pancia dell'anfiteatro e in Gran Guardia, per la prima volta quest'anno è stato allestito all'interno del XIV arcovolo un presepe a grandezza naturale.
«La speranza non è ancora perduta, aspettiamo di leggere le indicazioni che conterrà il nuovo Dpcm: noi siamo pronti. Stoppare la rassegna dopo quasi quarant'anni sarebbe un vero peccato» , spiega Troisi. L'accensione delle luminarie natalizie nelle vie del centro, delle installazioni luminose fuori dagli ospedali di Borgo Trento e di Borgo Roma e degli alberelli nelle piazze principali dei quartieri, è fissata invece per venerdì.
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