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Autisti senza Green pass

Il taglio dei bus mette in crisi studenti e lavoratori pendolari. Bettarello: «Temevamo peggio»

Controllo del green pass a un autista Atv (Marchiori)
Controllo del green pass a un autista Atv (Marchiori)
Controllo del green pass a un autista Atv (Marchiori)
Controllo del green pass a un autista Atv (Marchiori)

Giornata di passione, quella di ieri, per chi è solito raggiungere la città in autobus dalla provincia scaligera. I più penalizzati sono stati gli studenti, molti arrivati a scuola con fino a un'ora di ritardo, beccandosi pure delle note per ritardi ingiustificati, e altri accompagnati da mamma o papà, in particolare dai paesi lacustri. Idem per il ritorno, quando c'è chi si è ritrovato ad attendere la propria corsa per oltre un'ora. La mancanza dei 60 autisti Atv, con il taglio di 400 corse urbane ed extraurbane, si è sentita eccome ieri. Pur se con un impatto minore del temuto.

«Sono arrivato in classe con un'ora di ritardo su un bus strapieno», dice Seck che frequenta il Giorgi e arriva da Pedemonte. «La linea 22 non è passata a San Giovanni Lupatoto e in stazione gli urbani transitano ogni 10-15 minuti invece che con le solite frequenze ben più ridotte. Per questo sono arrivata a scuola alle 8.45 invece che alle 8 con ritardo non giustificato, e avevo una verifica», gli fa eco Yasmine che frequenta il Sanmicheli.

«Molti compagni specie di Bardolino o altri paesi del lago sono stati accompagnati in auto dai genitori. Potrebbero prendere il treno, ma poi non c'è la coincidenza con il bus». C'è chi, oltre a dover accompagnare i figli a scuola, in qualche caso ha pure dovuto riprenderli in stazione. Emma frequenta l'artistico e a Bussolengo il 162 su cui sale di solito non è passato. «Ho dovuto ripiegare su un'altra corsa», dice, mentre Giulia dell'Einaudi aspetta un autobus per Castelnuovo già in forte ritardo. «A scuola c'erano molti assenti, sia di fuori città che di Golosine», riferisce.

Anche Annalisa ha dovuto rinunciare alla corsa programmata per rientrare a Raldon. «L'autobus delle 7 a Ca' di David non è passato e ho dovuto prenderne uno colmo alle 7.05», dice Anna. «Quando si hanno coincidenze da prendere anche pochi minuti fanno la differenza». Atv non ha potuto stravolgere orari e programmazione del personale in servizio. Le corse saltate corrispondono agli autisti assenti perché ancora privi di Green Pass. Distribuite in modo equo per orario e geograficamente. Ma se un ritardo di 10 minuti sull'urbano incide meno, l'assenza di un extraurbano, dove il mezzo successivo parte minimo mezz'ora se non un'ora dopo, cambia la vita.

«Per me è un giorno di lavoro come gli altri», diceva ieri mattina un autista a bordo di un bus express arrivato in stazione da Legnago. «Non so come i colleghi senza Green pass possano stare a casa senza stipendio. Di questi tempi non potrei permettermi di non guadagnare. D'altro canto non trovo giusto chiedere all'azienda di fornire tamponi gratuitamente, sarebbe un'ingiustizia verso chi ha fatto il vaccino».

Ieri mattina, solo a Verona, sono stati controllati oltre 250 autisti. Per chi prende servizio dal deposito la certificazione verde viene verificata in sede, prima della partenza. Gli altri sono invece soggetti a check a sorpresa direttamente nei loro abitacoli. Oggi il taglio sarà di sole 18 corse e domani anche meno. «Temevo un impatto peggiore mentre il sistema ha retto, pur se con falle specie dalla provincia», spiega il presidente di Atv, Massimo Bettarello.

«Sappiamo che ci sono dipendenti che si sono già mobilitati per fare il tampone e da lunedì ci aspettiamo di tagliare meno corse. Del resto lasciare a piedi le persone accampando motivi legati alla libertà o alle paure mi sembra egoistico e l'azienda non può pagare i tamponi a chi non è vaccinato, altrimenti commetterebbe una discriminazione al contrario, verso l'81% di persone che lo sono. Per lo stesso motivo non possiamo stravolgere o raddoppiare i turni a chi è al posto di lavoro. Abbiamo distribuito al meglio 4.650 corse riorganizzandole in poche ore». Circa la possibilità di nuovi impieghi il presidente di Atv dice: «A breve partirà un bando e ho avuto un incontro in Regione per valutare la possibilità di far partire un corso per formare nuovi autisti tra

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