<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

«Il sistema ha retto L’Inps ha pagato 218mila mensilità»

Il prefetto Donato Cafagna
Il prefetto Donato Cafagna
Il prefetto Donato Cafagna
Il prefetto Donato Cafagna

«Distanziamento, mascherine, divieto di assembramento. Non possiamo permetterci di essere miopi ora. Soprattutto noi che abitiamo in una città turistica che si deve preoccupare di avere un livello di sicurezza elevato. Lo dobbiamo alla nostra salute, ma anche alla nostra economia». Il prefetto di Verona, Donato Cafagna, esordisce così, nell’intervista sulla situazione Covid e conseguenze, nella nostra città. I giovani hanno voglia di stare insieme, di stare fuori. Il livello di sicurezza è un fattore di attrattività per il turismo. Forze dell'ordine, operatori, commercianti e cittadini devono fare il possibile per mantenere questo standard elevato. È necessario mantenere i tre pilastri saldi. Le attività di controllo ci sono, E sono di supporto anche per gli operatori. Ma deve esserci soprattutto il buon senso delle persone. A proposito di rispetto delle regole, sono stati fatti controlli ad attività produttive? Certo, e i risultati sono positivi per quanto riguarda le attività produttive. Su un migliaio di controlli che hanno riguardato settori vari, manifatturiero, commercio, edilizia, soltanto il 6% delle aziende è stato oggetto di ulteriori verifiche. E sono state oggetto di provvedimenti sanzionatori il 2% delle aziende. E per quanto riguarda gli esercizi pubblici? Da marzo ne sono stati controllati 57mila, con 141 sanzioni e con 22 provvedimenti di chiusura. Sono state 195 mila le persone controllate. Esiste da parte di chi controlla la disponibilità ad operare dando supporto. Non è un atteggiamento sanzionatorio. È interesse degli operatori di ristorazione ed esercizi pubblici avere un approccio positivo, al di là del quotidiano interesse di tutti. Perché l'azione di ciascuno fa parte di un mosaico di tutte le attività economiche ed è fondamentale che siano raccordate tra loro. Incide sulla collettività, ma anche sul proprio. Non dobbiamo essere miopi. La lezione di questi mesi deve essere servita. Ci sono plateatici più estesi. Abbiamo trovato delle soluzioni per quanto riguarda Piazza delle Erbe, ma anche altri luoghi di aggregazione, con la possibilità di far sedere più gente possibile con l'allargamento dei plateatici. Bisogna però che tutti facciano la loro parte noi continueremo con i controlli delle forze di polizia, dell'Esercito, della polizia locale. Ma bisogna fare riferimento al senso di responsabilità: la mascherina all'aperto non è obbligatoria però bisogna tenere il distanziamento. Abbiamo vissuto una crisi sanitaria, con una conseguente crisi economica. Per quanto riguarda l'economia il nostro sistema faticosamente, ma ha retto. Ho tenuto degli incontri con le associazioni di categoria: datoriali, sindacati per il monitoraggio della situazione economica. Nel Veronese è a macchia di leopardo. C'è chi ha potuto riprendere e chi invece è in grossa difficoltà tra i settori più svantaggiati, quello della moda, la ristorazione, il bar e gli spettacoli, che restano tra i settori più colpiti. Molti piccoli e medi imprenditori avevano la possibilità di chiedere la moratoria di finanziamenti già concessi con garanzia. Alle banche sono arrivate 10.214 richieste di finanziamento per cifre tra i 25mila e 30mila euro. È stato erogato un importo per 213.843.000 euro, con un finanziamento medio di 21mila euro. Anche L’Inps ha fatto la sua parte, all’inizio c’erano state molte critiche, soprattutto per il sistema telematico che non funzionava. Le istanze presentate all’Inps sono state 31mila (per cassa integrazione guadagni ordinaria, per cassa in deroga e fondo integrazione salariale. È stato pagato il 97% dei modelli (SR41), per 218mila mensilità di integrazione salariale erogata. Molti uffici pubblici sono rimasti chiusi, lunghe code agli sportelli, soprattutto postali. Ora deve ripartire anche la pubblica amministrazione in effetti ci sono quelle che hanno continuato a lavorare, ma ci sono quelle che hanno lavorato da remoto. Si sta facendo il possibile perché la pubblica amministrazione riparta visto che il privato deve avere al fianco gli uffici pubblici. Sarà con una modalità diversa, si lavorerà il più possibile su appuntamento, ma credo che questo sarà un vantaggio per gli utenti perchè potranno organizzarsi meglio senza perdite di tempo. Abbiamo vissuto un pessimo periodo, sia negli ospedali che nelle Rsa, ora la situazione si è stabilizzata? Per quanto riguarda ospedali e case di riposo non ho segnalazioni di particolari criticità. Vero è che nei mesi scorsi, soprattutto per le Rsa invece c'erano state. Il Veronese è sempre stata una provincia trainante dell’economia veneta. Il nostro territorio è forte, ha saputo riprendersi anche dall'ultima crisi economica, come ha avuto modo di ribadire anche il presidente degli industriali Michele Bauli in questi giorni. Il merito di questo va anche dato alla diversificazione che caratterizza questo territorio. A breve il pubblico torna in anfiteatro. Un segnale molto positivo, anche per il turismo, è la ripartenza bella stagione in Arena. Purtroppo resta il dato negativo della ripresa del turismo sul Lago di Garda visto che il 30% delle attività non ha riaperto. E a settembre i ragazzi tornano a scuola. A breve ci sarà un incontro con il dirigente scolastico provinciale per definire la ripartenza delle lezioni, visto che le indicazioni dicono che i ragazzi torneranno in aula. Andrà regolamentato, oltre alla logistica, anche il trasporto. Dobbiamo affrontare questa fase con equilibrio, lucidità, concretezza, e soprattutto con fiducia. •

Alessandra Vaccari

Suggerimenti