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I dati di Confartigianato

Giudici, Verona maglia nera: carenza di toghe in aula

Quelli di Pace sono in grande sofferenza: 4 effettivi su 28
Carenza di giudici a Verona, il rapporto di Confartigianato
Carenza di giudici a Verona, il rapporto di Confartigianato
Carenza di giudici a Verona, il rapporto di Confartigianato
Carenza di giudici a Verona, il rapporto di Confartigianato

La situazione più critica riguarda i giudici di pace. A Verona dovrebbero essere 28, ma gli effettivi sono solo quattro, per un tasso di scopertura (rapporto tra previsti e presenti, ndr) dell’85,7 per cento. Ognuno ha in carico una media di 231.624 abitanti (scopertura del 343,2 per cento su media nazionale) e di 24.056 imprese (357,2 per cento). Entrambi i dati risultano i peggiori del Veneto. Ma anche nelle aule del Tribunale, la situazione non è ottimale.

Il rapporto. Per la giustizia civile, che interessa il mondo delle imprese, i giudici in pianta organica sono 53, dei quali 33 ordinari. Tra questi gli effettivi sono 44, per un tasso di scopertura del 17 per cento. Il contesto è definito dal quinto Rapporto «La fotografia della giustizia: un confronto tra regioni», elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato.

«Cosa si aspettano le 126mila imprese artigiane venete dalla riforma della giustizia? Innanzi tutto che si pensi anche al civile e non solo al penale, su cui si è impantanata la discussione degli ultimi mesi, con il rischio di depotenziare il risultato finale», afferma il presidente, Roberto Boschetto. «Auspichiamo che il sistema giudiziario regionale venga sgravato dal problema dei tempi di celebrazione dei processi, il quale incide sulla propensione agli investimenti anche dall’estero», ribadisce Roberto Iraci Sareri, alla guida della Confederazione scaligera.

La situazione In Veneto ci sono 232 giudici effettivi, tra ordinari ed onorari (contro i 271 previsti); ognuno esercita la giustizia per un bacino di 20.657 abitanti (+33,3 rispetto ai 15.499 della media Italia) e di 2.028 imprese (+29,9). I magistrati sono efficienti, dato che le cause medie pendenti per tribunale a fine 2020, erano 11.664 contro le 14.072 della media nazionale e sono in progressivo calo (dalle 113.967 del 2015 alle attuali 81.648; - 28,4). Ad incidere sullo snellimento anche la minore litigiosità dei veneti che si esplicita in un calo costante delle cause aperte, passate dalle 143.399 del 2014 alle 91.108 del 2020.

La durata dei procedimenti di primo grado, che andava accorciandosi negli ultimi anni, ha invece risentito delle procedure anti Covid ed è cresciuta in media in regione di 52 giorni salendo a 311 giorni. Un dato che, tra l’altro, resta molto buono rispetto alla media italiana, a 457 giorni.

In calo. Peggiora, invece, la situazione dei giudici di pace. Dei 105 previsti in pianta organica gli effettivi sono solo 38 e sul territorio scaligero si evidenzia la situazione più grave.

Carenze pesanti anche alla Mastino, dove il 56,9 per cento dei giudici si occupa di giustizia civile, il 5,9 per cento di lavoro e il 37,3 per cento di procedimenti penali. Le cause civili pendenti a fine 2020 erano 13.408 (sopra la media veneta), in crescita dello 0,1 per cento rispetto al 2019, le aperte sono state 18.383 (-13,8 per cento sul 2019), probabilmente anche a causa dell’emergenza sanitaria e delle restrizioni.

La durata dei procedimenti è passata dai 228 giorni del 2016 ai 264 del 2020, comunque sotto media regionale. Ogni magistrato si fa carico della domanda di giustizia di 21.163 abitanti (+36,5 per cento sulla media nazionale) e di 2.198 imprese (+ 40,8 per cento).

Valeria Zanetti

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