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Il capo della polizia dal sindaco

Gabrielli potenzia
la questura, mentre
Roma taglia i fondi

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Da sinistra Petricca, Sboarina e Gabrielli
Da sinistra Petricca, Sboarina e Gabrielli
Da sinistra Petricca, Sboarina e Gabrielli
Da sinistra Petricca, Sboarina e Gabrielli

Il sindaco Federico Sboarina ha incontrato, questa mattina a palazzo Barbieri, il prefetto e capo della Polizia Franco Gabrielli. L’incontro a porte chiuse, cui ha partecipato anche il questore di Verona Ivana Petricca, è stato utile per un confronto sulla nostra città che, come ribadito dal prefetto Gabrielli, può contare su una questura di prima fascia, con strumenti e risorse maggiori da destinare alla sicurezza.

 

«Verona nei fatti è città metropolitana – ha detto il sindaco Sboarina –. Non solo come numero di abitanti, ma adesso anche per il potenziamento della questura. Grazie alla riorganizzazione voluta dal Ministero degli Interni, da qui ad aprile, arriveranno nella nostra città decine di nuovi agenti».

 

«L’incontro con il prefetto Gabrielli - continua Sboarina - è stato molto positivo, un uomo dello Stato con reale interesse per le esigenze del territorio. Ho trovato in lui un interlocutore pragmatico e so di poter contare sulla sua disponibilità. La sicurezza è anche per me un tema prioritario». L’incontro con il prefetto Gabrielli è stato l’occasione per consegnargli una targa con la riproduzione dei principali monumenti della città.

 

Nel frattempo monta la protesta di Verona nei confronti del governo: «Il governo giallorosso ancora una volta ha dimostrato la sua lontananza dal territorio. Anzi, in questo caso è diventato un vero e proprio killer per i cittadini veronesi», ha detto il sindaco di Verona, Federico Sboarina, in una nota, denunciando che «con i nuovi criteri di ripartizione del Fondo di Solidarietà, Verona subirà una riduzione di oltre 2,2 milioni di euro. Questo significa tagliare servizi essenziali, con la nostra città che è di gran lunga il Comune veneto più penalizzato». «Viene imposta - ha spiegato - una decurtazione insostenibile a noi e a più di 60 altri Comuni veronesi. Per questo, scriverò domani stesso una lettera ai parlamentari scaligeri per investirli del problema e, assieme al presidente della Provincia Manuel Scalzotto, faremo di tutto per coinvolgere gli altri sindaci e, se serve, andare tutti a Roma a protestare».

 

Secondo la comparazione effettuata da Anci, l'associazione dei Comuni, con i nuovi criteri di riparto del Fondo di Solidarietà Comunale, ben 418 Comuni veneti su 563, subiranno una riduzione dei fondi nel 2020, rispetto al 2019. A Verona saranno tagliati 2.234.462 euro (erano 31.918.585 nel 2019, sarebbero 29.684.123 quest’anno), su una decurtazione complessiva per il Veneto pari a 7 milioni e 782 mila euro.

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