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Espulsioni e sgomberi, linea dura

Nella foto d’archivio, un agente della Polfer in servizio alla stazione di Porta Nuova
Nella foto d’archivio, un agente della Polfer in servizio alla stazione di Porta Nuova
Nella foto d’archivio, un agente della Polfer in servizio alla stazione di Porta Nuova
Nella foto d’archivio, un agente della Polfer in servizio alla stazione di Porta Nuova

È già stato accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Roma in attesa del volo che lo riporterà in Nigeria, lo straniero O.S. (26 anni, richiedente asilo politico) che alcuni giorni fa a Verona ha aggredito, nel corso di un controllo, due agenti della Polfer. L’uomo aveva ferito due agenti, causando lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 4 e 30 giorni. L’espulsione rapida è resa possibile dal Decreto sicurezza, voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. E nelle prossime ore potrebbero esserci altre due espulsioni a carico di un tunisino e un marocchino trovati durante uno sgombero all’ex caserma Riva di Villasanta. «Giù le mani dalle forze dell’ordine. Sono felice che le norme del Decreto sicurezza funzionino. E col decreto legge bis avremo maggiori strumenti per punire chi aggredisce donne e uomini in divisa», ha commentato il titolare del Viminale. Le quattro persone rintracciate ieri nell’edificio abbandonato di via Torretta sono tutte in stato di fermo, per l’identificazione. Tre uomini e una donna, privi di documenti, e alcuni già noti alle forze dell’ordine per reati precedenti, che occupavano abusivamente alcune stanze di uno degli immobili abbandonati del compendio. I soggetti sono stati fermati dalla polizia Locale durante un intervento di sgombero, a seguito di segnalazioni che indicavano la presenza di senza fissa dimora. Sul posto 12 tra agenti e ufficiali, ma anche il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla sicurezza Daniele Polato e il presidente della commissione sicurezza Roberto Simeoni. Ad accompagnarli anche gli addetti dell’Agenzia delle entrate, alla quale il Demanio ha assegnato l’area. Gli occupanti, una cittadina tedesca e tre extracomunitari di origine nordafricana privi di regolare permesso di soggiorno, erano entrati da due finestre, dopo aver divelto l’inferriata. Nei corridoi c’erano vetri rotti, avanzi di cibo e vestiario, mentre i muri erano imbrattati da scritte. I soggetti sono stati accompagnati al comando per la fotosegnalazione e l’identificazione. Tutte e quattro le persone sono state segnalate all'autorità giudiziaria per invasione di edificio e danneggiamento. Il blitz di ieri non è il primo intervento che gli agenti portano a termine all’interno dell’ex caserma. Nel mese di marzo, durante l’ultimo sgombero, era stato trovato un dormitorio, ma nessun occupante. Erano poi stati sigillati gli ingressi e per qualche mese non si erano più avute notizie di occupazioni abusive. Anche ieri mattina, dopo lo sgombero, gli operai incaricati dall’Agenzia delle entrate hanno provveduto a chiudere tutti i varchi di accesso. «Continueremo a presidiare tutte le aree sensibili, compresi gli immobili abbandonati che possono divenire ricettacolo di degrado e malavita», ha detto il sindaco Sboarina, «grazie alle segnalazioni dei cittadini e dei privati, infatti, ci è possibile intervenire tempestivamente e identificare quei soggetti che non hanno diritto a rimanere sul nostro territorio». «La sicurezza riguarda tutti», afferma Polato, «e pertanto è fondamentale la collaborazione tra cittadini e amministrazione, così come tra le forze di polizia locale, che ringrazio per l’importante attività che svolgono ogni giorno a servizio della città. Non esistono zone franche e non intendiamo abbassare la guardia, il nostro principale obiettivo è la tutela dei cittadini e la vivibilità del territorio». «Come commissione consiliare», ha detto Simeoni, «continueremo a raccogliere le segnalazioni e ad ascoltare i cittadini proprio per lavorare insieme, garantendo un controllo costante sia dei quartieri che del centro città». Un altro intervento è stato effettuato lungo i bastioni di via Lega Veronese. Sgomberato un accampamento utilizzato da soggetti dediti all'accattonaggio molesto ai semafori cittadini. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori di Amia per la pulizia dell’area. •

Alessandra Vaccari

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