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I disagi

Da oggi Ponte Nuovo chiuso, bufera sul Comune. «Ma era impossibile rinviare i lavori»

Ponte Nuovo
Ponte Nuovo
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Ponte Nuovo

Con le recinzioni e le opere preliminari, partono oggi i lavori di ristrutturazione e consolidamento di ponte Nuovo. Il cantiere, finanziato con 3,3 milioni di euro durerà in tutto due anni. La prima fase, con gli interventi sui sottoservizi, si è svolta durante l’estate. Questa seconda fase, indubbiamente la più impattante sulla viabilità, prevede, tra l’altro, la chiusura al traffico sul ponte fino alla fine di aprile. Aspetto, questo, che ha scatenato le ire di commercianti ed esercenti nei confronti dell’Amministrazione comunale, accusata di aver programmato l’intervento in un periodo particolarmente delicato
«Capisco le rimostranze, ma c’è una questione oggettiva da tener presente», replica Luca Zanotto, vicesindaco e assessore a Lavori pubblici e viabilità. «Lavori di questa portata su un ponte vanno fatti non quando si vuole, ma quando il livello dell’Adige è ai minimi, cioè adesso. Ricordo», sottolinea Zanotto, «che è previsto il rifacimento dell’impalcato e che la struttura sarà perfino sollevata di qualche centimetro onde permettere l’inserimento di piastre di scorrimento in funzione antisismica. Oltre alla messa in sicurezza dell’infrastruttura dobbiamo garantire l’incolumità delle maestranze».
L’assessore assicura che «la circolazione pedonale e ciclabile, salvo qualche momento molto delicato, sarà sempre possibile». E ribadisce: «L’attraversamento sarà interdetto ma nessuna zona della città resterà isolata: si tratta solo di cambiare itinerario e di allungare l’itinerario di qualche centinaio di metri, quindi si potrà andare dappertutto, esattamente come prima. Non resterà precluso l’accesso a nessun negozio, bar o attività commerciale, tutti saranno raggiungibili... Non esiste un periodo più o meno indicato, ora è Natale, ma se rinviassimo andremmo al periodo pasquale e poi a quello estivo. Lo ripeto: il lavoro va fatto e nelle migliori condizioni per chi ci lavora». A chi accusa il Comune di mancata condivisione, risponde: «Sono due anni che si parla di rifacimento del ponte e ora si entra nel vivo, è un intervento che non abbiamo certo preso alla leggera».
Sulla tempistica del cantiere, tuttavia, non cessano le polemiche. «Le condizioni di forte criticità in cui versa Ponte Nuovo del Popolo sono note da almeno 16 anni», afferma Michele Bertucco, capogruppo di Verona e Sinistra in Comune, «e già dal primo sopralluogo il 22 giugno 2005 si evidenziava “la mancanza di copriferro e l’avanzato stato di corrosione delle barre di armatura longitudinale, unitamente alla parte inferiore delle staffe”. Ora si decide in fretta e furia di fare gli interventi di messa in sicurezza informando i cittadini e i commercianti solo a ridosso dell’intervento creando forti disagi».
Sul caso intervengono anche Tommaso Ferrari e Pietro Trincanato di Traguardi: «L’Amministrazione si sta dando da fare per recuperare, prima delle elezioni, quattro anni di immobilismo, ma se il tempismo dei cantieri è questo, il danno è ancora più grave e a subire gli effetti peggiori sarà Veronetta, dove si riverseranno migliaia di auto senza che sia stato elaborato un piano alternativo del traffico e della sosta».

 

Enrico Santi

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