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Covid e movida, ripartono i controlli

Controlli sulla movida in piazza Erbe
Controlli sulla movida in piazza Erbe
Controlli sulla movida in piazza Erbe
Controlli sulla movida in piazza Erbe

Enrico Santi Anche se il clima di quasi normalità, dopo i mesi di forzata clausura a causa del dilagare della pandemia da coronavirus, spinge ad allentare le precauzioni, rimane sempre alta l’allerta per scoraggiare comportamenti a rischio contagio e in particolare gli assembramenti. L’intenzione è quella di prevenire episodi come quello avvenuto giovedì sera in piazza dei Martiri a Belluno, dove un gruppo di giovani, dopo aver passato la serata in un locale del centro cittadino per festeggiare un compleanno, si erano trattenuti in piazza creando assembramenti non consentiti dalle disposizioni di contenimento Covid-19. Una bravata costata cara, poiché i protagonisti della notte brava si sono visti infliggere sanzioni da 400 euro. Anche di questo si è parlato ieri nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata dal prefetto Donato Cafagna, e al quale hanno partecipato i vari responsabili della forze di polizia e, per il Comune di Verona, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato. «Durante la riunione del Cosp», fa sapere il prefetto Cafagna, «abbiamo fatto il punto sui servizi anti-assembramento, fenomeno che connota soprattutto i fine settimana, per evitare che si creino situazioni a rischio come è successo nelle scorse settimane». Nel corso della riunione, ovviamente svoltasi online, si è deciso un ulteriore incremento dei servizi di ordine pubblico. «A seguito di un monitoraggio sul territorio», continua il prefetto, «verranno intensificati i controlli in alcune zone della città, piazza Pradaval, piazza Cittadella, via dei Mutilati, Porta Vescovo, via Ponchielli, via Verdi, corte Sgarzerie e Riva San Lorenzo, per contrastare i fenomeni di spaccio di droga e la vendita di bevande alcoliche ai minorenni. Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, infatti», conclude il prefetto Cafagna, «che in tali zone c’è stata una ripresa di queste attività illecite». «La fine del periodo di chiusura», osserva il sindaco Sboarina, «è stato un sollievo per chi ha potuto riprendere la vita lavorativa e sociale, ma purtroppo lo è stato anche per quella piccola fascia di persone dedite ad attività illegali, come lo spaccio di droga, o che provocano vandalismi e degrado per questo durante la riunione presieduta dal prefetto», conclude, «si è chiesto un’azione coordinata delle forze dell’ordine per garantire sicurezza e decoro in alcune zone della città particolarmente flagellate da questi fenomeni». Da parte sua, l’assessore Polato ha proposto l’impiego di personale dell’Esercito per il potenziamento dei controlli e per un maggior presidio del territorio, con una particolare attenzione al contrasto di comportamenti contro il decoro urbano, segnalati dalla cittadinanza. •

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