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Cori nazisti, il Consiglio prende tempo

La festa della tifoseria Hellas con cori inneggianti a Hitler
La festa della tifoseria Hellas con cori inneggianti a Hitler
La festa della tifoseria Hellas con cori inneggianti a Hitler
La festa della tifoseria Hellas con cori inneggianti a Hitler

Dei cori inneggianti al nazismo intonati alla festa della Curva Sud dell’Hellas lo scorso 1° luglio (sui quali la procura scaligera ha aperto un fascicolo di indagine) in Consiglio comunale se ne riparlerà, forse, il 14 settembre. Alla ripresa dei lavori dopo la tradizionale pausa ferragostana. A sollevare il caso è stato il capogruppo di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco che ha presentato una mozione per chiedere una ferma condanna dell’accaduto da parte dell’aula. Obiettivo che dopo una lunga riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione e una lieve limatura sul testo della mozione, sembrava raggiunto.

Era stato il capogruppo di Battiti Verona Domani, Marco Zandomeneghi, al termine del summit ad annunciare che si era lavorato per un testo condiviso e che «era giusto condannare un fatto che infanga l’immagine della città e della tifoseria del Verona». E per Leonardo Ferrari, di Fratelli d’Italia era giusto «dare un messaggio chiaro a tutta la città». Si era detto «felice» dell’accordo tra capigruppo, poi, Tommaso Ferrari di Verona Civica. E il 5Stelle Alessandro Gennari aveva sottolineato che il Consiglio doveva essere l’immagine di una Verona che «certe cose non le tollera più».

Sembrava fatta, quindi, ma a mandare all’aria il castello di carte ci hanno pensato il capogruppo della Lega Vito Comencini e soprattutto Andrea Bacciga di Battiti. «Chiedere azioni penali come fa Bertucco non compete al Consiglio», esordisce Comencini, che si dice «contrario ai processi alle idee». Inoltre, Comencini sottolinea che la Lega Nord «è contro ogni ideologia nata dalla rivoluzione francese, dal comunismo al nazismo».

Da Bacciga , che ha definito «cavolata senza logica» la richiesta di Bertucco, l’affondo finale: «La mozione è senza fondamento giuridico, perché non essendoci nessun reato, non si può chiedere di condannare questi fatti, e la richiesta di “massimo rigore“ contro i responsabili», a suo parere, «richiama l’operato di Mao che voleva colpirne uno per educarne cento... Ma non esiste», conclude tra le proteste dello stesso proponente la mozione, «che se uno è tifoso dell’Hellas debba prendere cent’anni».

Dall’intervento dell’avvocato vicino agli ultras gialloblù ha preso le distanze un altro esponente di Battiti Verona Domani, Paolo Rossi, che ha definito «opinioni personali» le sue parole. Ma non è servito. Inutile anche il sostegno a Zandomeneghi da parte di Andrea Velardi di Forza Italia e il rammarico di Carla Padovani del Pd che ha ricordato la condanna unanime di tutti i capigruppo. Per Alberto Bozza della Lista Tosi «l’accordo che doveva essere una dimostrazione di maturità politica di tutto il Consiglio» era ormai finito «in un grande pateracchio». E a Bertucco chiedeva di mettere ai voti la sua mozione, nella versione originale.

A quel punto Zandomeneghi chiedeva il rinvio, proposta accolta dalla maggioranza, con il voto contrario di tutta l’opposizione. E.S.

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