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Controlli in stazione ma su treni e Frecce regna la confusione

I controlli con i termoscanner e le telecamere posizionati all’ingresso dei binari. In stazione a Porta Nuova modificati ingressi e uscite per evitare assembramenti FOTO ALESSANDRA VACCARIIn attesa di partire... ...biglietti self service La polizia Ferroviaria controlla
I controlli con i termoscanner e le telecamere posizionati all’ingresso dei binari. In stazione a Porta Nuova modificati ingressi e uscite per evitare assembramenti FOTO ALESSANDRA VACCARIIn attesa di partire... ...biglietti self service La polizia Ferroviaria controlla
I controlli con i termoscanner e le telecamere posizionati all’ingresso dei binari. In stazione a Porta Nuova modificati ingressi e uscite per evitare assembramenti FOTO ALESSANDRA VACCARIIn attesa di partire... ...biglietti self service La polizia Ferroviaria controlla
I controlli con i termoscanner e le telecamere posizionati all’ingresso dei binari. In stazione a Porta Nuova modificati ingressi e uscite per evitare assembramenti FOTO ALESSANDRA VACCARIIn attesa di partire... ...biglietti self service La polizia Ferroviaria controlla

Distanziamento addio. O meglio arrivederci prestissimo, già oggi. Le 24 ore di ieri sembrano destinate a segnare l’unica giornata di deregulation sui treni ad alta velocità e lunga percorrenza. Alla decisione di Trenitalia e Italo, legata a una serie di condizioni (misurazione della temperatura, obbligo di mascherina e autodichiarazione di non essere affetti da Covid, come previsto dal decreto del 14 luglio, ndr) segue a stretto giro l’ordinanza «riparatrice» del ministro della Salute, Roberto Speranza. Contrordine: «Resta obbligatorio di distanziamento di almeno un metro». Oltre ovviamente alla protezione delle vie respiratorie per tutta la durata del viaggio. «Oggi siamo, a quanto mi risulta, al cento per cento della capacità», conferma Maria, addetta a Porta Nuova di Grandi Stazioni. «Posti quasi tutti occupati vicino a me, certo non è già più come prima», spiega Mauro Giuliani, 48 anni, tecnico di un’azienda di robotica in arrivo dal Piemonte. «Confesso di essere perplesso. Questa ha tutta l’aria di una decisione commerciale non so quanto opportuna in questa fase...». Il messaggio è chiaro. L’adesivo verde in forma di freccia è a prova di distrazione: «Rispetta la distanza sociale». Copre i pavimenti di corridoi e spazi della stazione di Porta Nuova. Gli addetti controllano l’uso rigoroso della mascherina, i termoscanner effettuano il controllo di massa della temperatura e i viaggiatori devono obbligatoriamente seguire un percorso a senso unico per l’accesso ai binari in partenza e il deflusso in uscita dalla stazione. I marciapiedi dei binari sono piuttosto affollati ma il distanziamento tra i «nuclei» ormai è spontaneo. In molti approfittano degli ultimi minuti senza mascherina prima delle ore di viaggio con la protezione incollata sul viso. «Necessaria, soprattutto in questa fase. Anche se dobbiamo costantemente ricordarla ai tantissimi “distratti“», ammette Chiara T., addetta di Trenitalia in attesa di prendere servizio sul Frecciarossa in arrivo da Venezia e diretto a Milano. «Certo, indossarla qui e toglierla magari a Ventimiglia, alla fine del turno, non è propriamente il massimo. Talvolta davvero manca il respiro». Arrivi e partenze, distanziamento prossimo allo zero quando in un mare di valige e zaini la folla si accalca verso le scale di uscita. «Non avevo persone vicino a me ma il treno oggi era sicuramente più affollato di quanto non lo fosse nei miei ultimi viaggi, non certa secondo la regola di “un posto sì uno no“», conferma Simonetta S., professionista in attesa di rientrare a Milano. «Francamente la cosa mi preoccupa ma devo anche ammettere come, arrivati a questo punto, una quota di rischio sia inevitabile». Sorride e rispolvera l’ormai ben noto «hashatag»: «Magari davvero #andratuttobene». Il giorno del «vicini come prima» sui treni, probabilmente destinato a rimanere ancora a lungo l’unico, si chiude con un rebus. Il Comitato tecnico scientifico è «decisamente contrario». Ma nell’ultima riunione (giovedì scorso, ndr) il tema, sottoposto dal ministero dei Trasporti per un parere, non era stato trattato. La decisione sembra rinviata al 7 agosto, quando potrebbe essere emanato il nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che dovrebbe «armonizzare», stando alle fonti di Governo, «le misure in vigore e che verranno prorogate fino al 15 ottobre». Un fiume di persone, a ondate successive, attraversa la stazione di Porta Nuova. Ed è tutto lavoro extra anche per la Polizia Ferroviaria. Molti viaggiatori, intanto, probabilmente non si sono neppure accorti di essere stati protagonisti nell’unica giornata di «distanziamento zero». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Mozzo

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