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Dalle autocertificazioni al lievito

Con 26mila chiamate
chiude oggi
il numero verde Covid

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Il sindaco Sboarina con la mascherina regionale
Il sindaco Sboarina con la mascherina regionale
Il sindaco Sboarina con la mascherina regionale
Il sindaco Sboarina con la mascherina regionale

Da come compilare le prime autocertificazioni, alle migliaia di singole esigenze familiari. Ma anche telefonate per sapere come realizzare in casa le mascherine, dispositivi fino a qualche mese fa sconosciuti alla stragrande maggioranza delle persone, e dove trovare il lievito, per alcuni giorni andato a ruba in tutti i supermercati. I più scrupolosi hanno chiesto a quanti passi corrispondevano i 200 metri da casa. C’è stato chi, invece, voleva sapere se poteva uscire con gatto e coniglio al guinzaglio. Numerose, poi, le segnalazioni per avvistamenti dai balconi. A destare perplessità soprattutto il termine "congiunto" e la sua interpretazione.

 

Sono state oltre 26mila le chiamate al numero verde comunale attivato ad inizio emergenza Coronavirus. Un servizio che per 67 giorni ha risposto a tutte le domande dei veronesi, fornendo chiarimenti sulle misure in vigore per contenere il contagio, sull’apertura al pubblico degli uffici comunali e sulle prestazioni erogate. Un servizio che termina oggi dopo più di due mesi di operatività, nelle settimane clou sabato e domenica compresi.

 

La media giornaliera è stata di 390 chiamate, con picchi registrati soprattutto nelle giornate in cui sono entrati in vigore i decreti ministeriali e le ordinanze regionali. Due i giorni da record, il 12 marzo, data in cui scattava la chiusura di tutti i negozi, esclusi gli alimentari, con 1.200 telefonate. Altrettante ne sono arrivate il 4 maggio, primo giorno della fase 2.

 

«È stato un vero e proprio punto di riferimento durante l’emergenza», spiega il sindaco Federico Sboarina che ha chiesto l’attivazione del servizio informativo dall’11 marzo, in piena emergenza sanitaria quando ogni ufficio comunale era subissato di richieste. Per far fronte alla necessità si è ritenuto infatti di dotarsi di un sistema professionale con addetti formati e aggiornati sulle novità dei tanti provvedimenti emessi da Stato, Regione e Comune. Il sindaco ha ringraziato i volontari della Protezione civile, ai quali venivano girati molti casi, e il personale dei servizi comunali.

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