<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Colonie feline in crescita

Una colonia felina: i gatti arrivano quando i volontari portano il cibo
Una colonia felina: i gatti arrivano quando i volontari portano il cibo
Una colonia felina: i gatti arrivano quando i volontari portano il cibo
Una colonia felina: i gatti arrivano quando i volontari portano il cibo

«Sono la volontaria che da 40 anni, 365 giorni all’anno, a proprie spese rifocilla e cura quattro colonie feline della città. Adesso sono in difficoltà». Inizia così la lettera, indirizzata al Comune di Verona e al canile sanitario, scritta dalla signora Alberta B. Un’amante degli animali che in città è ormai nota come una delle ‘gattare’ più costanti e attive. I volontari che si occupano di questi animali, in realtà, sono figure riconosciute dalle istituzioni, grazie al progetto Co.Ge.Co.F., Coadiuvanti alla Gestione delle Colonie Feline del comune di Verona, e ormai da un anno esiste un albo dedicato a loro, grazie al lavoro di squadra che il consigliere con delega alla tutela animali Laura Bocchi ha avviato insieme alle associazioni che si occupano di tutela e benessere animale sul territorio. E, come la signora Alberta, tanti cittadini e cittadine si prendono carico di rifocillare i gatti che vivono nelle colonie, monitorandone il numero e segnalando eventuali problemi o nuovi arrivi. A preoccupare la signora, che ha già provveduto a trovare dei sostituti per tre delle colonie da lei seguite, è la situazione della quarta, la più numerosa, in via Santa Teresa 12, in Borgo Roma. «Nel 2016 i gatti erano 18, ma per sapere la totalità si dovrebbe perlustrare il cantiere degli edifici 11 e 12, a sinistra del grande cancello di ingresso, dove si rifugia una buona parte degli animali. La scorsa domenica ne ho contati 14 nuovi, ma di sicuro sono di più». Il motivo dell’aumento? Spesso, purtroppo, chi è in difficoltà con il micio di casa o si ritrova un’intera cucciolata da piazzare sceglie la strada più facile, ossia abbandona gli animali in una colonia già seguita, andando così ad annullare il lavoro di controllo e di sterilizzazione portato avanti da associazioni e distretto sanitario. Resta il problema di come gestire le colonie in situazioni di emergenza come quella vissuta dalla signora, che si prepara a salutare i suoi gatti prima di essere ricoverata: «Domenica sarà l’ultimo giorno prima dell’operazione. Il mio vero cruccio sono i gatti. Mi si stringe il cuore al pensiero di non vederli più». Intanto, proprio domani in Sala Lucchi, alle 9, Laura Bocchi incontrerà i volontari insieme a Stefano Adami, direttore Servizi veterinari Igiene Urbana animale, Massimiliano D’Errico, comandante del nucleo guardie ecozoofile di Oipa, e Adelmo Rossin, veterinario. «Molte signore che da anni si occupano dei gatti stanno diventando anziane, ed è importante aiutarle e garantire così un riparo e del cibo per i gatti che vivono per strada», spiega Bocchi. •

S.ALL.

Suggerimenti