A scuola di cinese, nelle sale a fianco della chiesa dei Carmelitani Scalzi: non solo la lingua, ma molto di più, ossia l'essenza della cultura e della mentalità cinese. Un percorso sostenuto dal Ministero dell'Istruzione asiatico, per evitare che l'essere cinese possa rimanere completamente oscurato dalla nuova nazionalità.
Ogni martedì e giovedì, Liu Bin, laureatasi nella prestigiosa università di Harbin, in Manciuria, e trasferitasi in Italia nel 2006, accoglie una ventina di studenti tra i 6 e i 18 anni, per scandire ideogrammi, simboli e caratteri del Regno di mezzo. Sono pochissimi i non cinesi a partecipare alle lezioni, tra cui un'adolescente intenzionata a imparare la lingua per meglio comprendere parole e mentalità del fidanzato asiatico.