Chievo, ruspe in azione per lo slalom canoa

Sono cominciati a Chievo i lavori in sinistra Adige per costruire il campo slalom di canoa antistante il Centro sportivo Bottagisio. L’impianto, destinato a ospitare gare di livello anche internazionale, è finanziato dal fondo governativo “Sport e periferie” attraverso Coni servizi spa, per un importo di spesa di oltre 230mila euro, di cui circa cinquantamila a carico del Canoa club Verona. Il progetto è dello Studio Teco+ di Bologna, la ditta appaltatrice dei lavori è la Cdf Costruzioni di Piacenza e quella esecutrice la Cimoter di Rovigo, con direttore lavori l’ingegner Alberto Maria Sartori di Verona e come responsabile dell’intera opera è l’ingegner Emiliano Curi, di Coni Servizi. Il campo slalom, che sarà utilizzato anche per gare di discesa sprint di canoa e rafting e per esercitazioni di soccorso anche della Protezione civile, completa il Centro di eccellenza per la canoa e il kayak che il Canoa club ha realizzato a Chievo, in accordo con il Comune e la società di calcio Chievo Verona. Il Canoa Club Verona ha un centinaio i soci. Ha due atleti, i fratelli Zeno e Raffaello Ivaldi, candidati a partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020, nella specialità slalom. Sono i figli di Ettore Ivaldi, allenatore della nazionale italiana di canoa, che a Tokyo sarà alla sua quinta olimpiade. Ha una squadra con giovani atleti, tra cui un primo classificato nella Coppa Europa slalom, Martino Barzon, e una altrettanto giovane squadra di rafting che all’esordio è arrivata seconda in Coppa Italia e ha fornito due ragazzi alla nazionale italiana che ha disputato con buona soddisfazione i campionati del mondo in Cina. • E.G.