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Chi dice "no" e chi dice "ni". Sovrintendenti in confusione

La posta della Olga
La posta della Olga
La posta della Olga
La posta della Olga

«Prendo atto» scrive la Olga «che le sovrintendenze non hanno una posizione comune sull'eventualità della copertura dell'Arena. Come osserva il mio Gino "Gh'è ci dise 'na roba, ci ghe ne dise n'altra; ci dise de no e ci dise de ni che l'è un modo par no dir né sì né no e tirarse fora dal bàgolo"».«Mentre infatti da Padova la sovrintendente regionale Simonetta Bonomi boccia senza appello l'idea di Tosi de métarghe el cuèrto all'Arena, a Verona il collega Fabrizio Magani non dice ne sì né no, e fa addirittura capire di essere più vicino al sì che al no quando invita gli amministratori veronesi ad andare in Francia, a Nîmes, a vedere come da quelle parti hanno risolto il problema dell'incappellamento dell'anfiteatro romano che è molto simile al nostro». «Contraria a ogni genere di copertura si è dichiarata anche la nostra Paola Marini, direttrice dei Musei d'Arte e Monumenti del Comune, che tra poco più di un mese ci lascerà per andare a Venezia a dirigere le Gallerie dell'Accademia. Richiesto di commentare queste differenze di pensiero, il geometra Trivèla del bareto ha risposto che "effettivamente gh'è delle sfumature". Alla domanda su come si comporterà Tosi di fronte al "no" pesante e definitivo della Bonomi e al "ni" possibilista di Magani, el Trivèla ha risposto che il sindaco "tirerà dritto perché è da sempre in guerra con le sovrintendenze e non sarà questa la volta che farà un passo indrìo"».«D'accordo, digo mi, ma se, spesi i centomila euro di Calzedonia per un "concorso di idee" che resterà solo sulla carta ("carta sugante" mi suggerisce il mio Gino), Tosi non potrà dare seguito a queste idee, non sarebbe meglio che impiegasse questi schei in un altro modo, sempre per l'Arena ma pensando più ai sòcoli (camerini, servizi e altro) che al capèl?».«Va bene che le idee costano ma se poi, una volta partorite, sono destinate a restare sulla scrivania dell'ufficio dell'assessór alle lampadine, che senso avrà avuto l'aver fatto concorrere tanti Archimedi Pitagorici solo per un confronto accademico? Ricorda el Bole del bareto che i progetti nati da un concorso di idee, finanziato da un produttore di castagnaccio, per un monumento a suo nonno, el Bòle, l'ambulante di piazza Bra, sono fermi in Comune da quarant'anni».  COPYRIGHT

Silvino Gonzato

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