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Case Agec e forte Santa Caterina A Verona 30 milioni per i lavori

Borgo Roma Il rendering del progetto di ristrutturazione delle Case Azzolini, le “Case rosse” con 180 alloggi
Borgo Roma Il rendering del progetto di ristrutturazione delle Case Azzolini, le “Case rosse” con 180 alloggi
Borgo Roma Il rendering del progetto di ristrutturazione delle Case Azzolini, le “Case rosse” con 180 alloggi
Borgo Roma Il rendering del progetto di ristrutturazione delle Case Azzolini, le “Case rosse” con 180 alloggi

Pioggia di soldi su Verona per lavori di ammodernamento di case popolari e ristrutturazione di edifici storici. Sono arrivati 30 milioni per la rigenerazione delle Case Azzolini, in Borgo Roma, e del Forte Santa Caterina, al Pestrino. Il Comune aveva presentato due progetti nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare, PinQua, entrambi selezionati tra i 271 a livello nazionale. E verranno finanziati con 15 milioni ciascuno. Decorrono da subito i 300 giorni, stabiliti dal bando, per presentare i progetti definitivi. Borgo Roma Come illustrano il sindaco Federico Sboarina e il presidente dell’Agec Maurizio Ascione, con gli assessori all’urbanistica Ilaria Segala e alla cultura Francesca Briani, il primo intervento consiste nel riqualificare dal punto di vista edilizio le Case Azzolini, le “Case rosse” di Borgo Roma, recentemente acquisite dall’Agec. Sono 180 alloggi suddivisi in cinque fabbricati, che verranno sistemati e ammodernati, insieme ad altri 92 pure in Borgo Roma, nelle vie Glori, Volturno e Scuderlando, per 272 famiglie. «È una rigenerazione importante che si riverserà anche sul quartiere», dice Sboarina, con la Segala. «È prevista infatti anche l’implementazione della rete ciclabile, il completamento dei marciapiedi e l’ampliamento di Parco Santa Teresa per 17mila metri quadrati». Un intervento «corposo che difficilmente Agec, già impegnata con altri investimenti per le manutenzioni, avrebbe potuto affrontare», puntualizza Ascione. Pestrino Il secondo progetto riguarda Forte Santa Caterina, al Pestrino, il “Werk Hess” costruito dagli austriaci tra il 1848 e il 1856. Un’area di 250mila metri quadrati. Come ricorda la Segala, «è abbandonata e potrebbe diventare presto polo culturale, con i magazzini dei musei civici, aperti al pubblico, e per le scenografie di Fondazione Arena, con un notevole risparmio sugli attuali affitti che il Comune deve pagare». La rigenerazione prevede anche, come era richiedeva il bando nazionale, un Centro servizi per 120 persone con disabilità, in parte destinato all’housing sociale, case di edilizia sociale, e un’area verde da sei ettari e mezzo, attrezzata e in continuità con il Parco dell’Adige sud. Cultura Grazie «a questa unificazione dei musei civici», sottolinea la Briani, «saranno riunite le collezioni d’archivio dei nostri musei e queste potranno essere visitate da veronesi e turisti. È un’occasione che non potevamo lasciarci sfuggire». Segala e Briani ringraziano gli uffici comunali e anche il soprintendente ad archeologia, belle arti e paesaggio, Vincenzo Tiné, «perché ha aggiunto anche lui una lettera alla nostra richiesta di fondi, visto che anche la Soprintendenza ha già propri magazzini al forte e quindi le strutture potrebbero essere vicine». «Essere pronti, con idee chiare e progetti seri per il miglioramento e lo sviluppo della città, fa la differenza», dice Sboarina. «Grazie a questi cospicui fondi statali potremo rigenerare due spazi importanti dei nostri quartieri, con investimenti che da soli difficilmente avremmo avuto.•.

Enrico Giardini

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