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Scempio ambientale

Capannoni di cemento accanto all'antico Monastero: è rivolta a Sezano

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Capannoni di cemento accanto a Monastero di Sezano (Perbellini)

Sezano si stringe attorno al proprio monastero e scende sul piede di guerra chiamando a raccolta le associazioni ambientaliste e tutti coloro che si vogliono difendere il proprio territorio promuovendo una manifestazione nel pomeriggio del 9 maggio che partirà dal Monastero degli Stimmatini per dire basta al consumo del suolo e soprattutto alla deturpazione delle colline con la “monocoltura” dei vigneti. In particolare modo entra in campo per difendere l’antico monastero (IX e XVI secolo) dove è stato autorizzato un impressionante sbancamento della collina e sono stati costruiti degli immensi capannoni di cemento a ridosso delle mura del convento con il via libera del comune grazie alla regola, tanto contestata, del silenzio assenso della Soprintendenza che non ha espresso (o non ha potuto esprimere) parere negativo nei termini previsti dalla legge. Per questo l’associazione Monastero del Bene Comune si mobilita per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare sentire la propria voce nelle istituzioni.

 

Capannoni di cemento accanto al Monastero a Sezano

 

Sul fatto è intervenuto anche Giorgio Massignan di VeronaPolis: «Ancora una volta, gli organi competenti alla tutela dell’ambiente, hanno permesso che in Valpantena, in particolare a Sezano, una zona agricola e boschiva, caratterizzata da un prezioso ambito ambientale e da importanti presenze storico-architettoniche, venisse attuato l’ennesimo sfregio al paesaggio. Va considerato che l’intera area è tutelata da una legge regionale, che contiene le motivazioni che hanno portato all’imposizione del vincolo: “Riconosciuto che si tratta di zone di non comune bellezza sia per la singolarità dell’aspetto vegetazionale e faunistico sia per la presenza di antiche contrade medioevali, di notevoli costruzioni rurali e di bellissime ville cinquecentesche”.

Di questa bellezza naturale godono tutti i cittadini che si trovano a percorrere le stradine e i sentieri della collina, così come coloro che transitano nella bassa Valpantena. Inoltre, proprio a Sezano, possono godere dell’altrettanto preziosa bellezza del Monastero dell’antico priorato del 1500, condotto dalla comunità dei Padri Stimmatini. Ebbene, a ridosso di questo monastero e nel bel mezzo del paesaggio collinare, sono sorti dei capannoni simil-industriali, dedicati alla attività viti-vinicola di aziende locali. Costruzioni, corredate di ogni necessaria autorizzazione comunale, compresa quella paesaggistica, che si è avvalsa del silenzio-assenso della Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Verona, Rovigo e Vicenza. Questo significa che il parere vincolante della Soprintendenza, espresso per contraddizione da un silenzio, ha consentito agli uffici preposti del Comune di Verona di autorizzare gli interventi sul territorio collinare. Nonostante la cementificazione del suolo e la coltivazione intensiva della vite, abbiano e stiano trasformando radicalmente la morfologia del nostro territorio collinare, danneggiandone l’equilibrio idrogeologico e abbruttendo il paesaggio, si continua a costruire in zone non idonee. E’ lecito chiedersi se i vari organi ed enti preposti al controllo alla tutela e conservazione dei beni architettonici e ambientali, stiano realmente perseguendo il ruolo per cui sono stati costituiti».

Marzio Perbellini

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