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Difficile stima

Autisti senza Green pass? Rebus per Atv: «Alcune corse a rischio»

Autobus, autisti senza green pass? Rebus per Atv
Autobus, autisti senza green pass? Rebus per Atv
Autobus, autisti senza green pass? Rebus per Atv
Autobus, autisti senza green pass? Rebus per Atv

Non solo un rischio, ma una possibilità concreta. Perchè l’obbligo di Green pass nelle aziende pubbliche e private che entra in vigore da venerdì potrebbe avere ripercussioni pesanti anche sui trasporti locali, con l’annullamento di alcune corse degli autobus che portano gli studenti a scuola. È la stessa Atv a lanciare l’allarme quando ormai mancano poche ore all’esordio della nuova normativa che tanto sta facendo discutere. Ma quanti sono al momento i conducenti contrari al Green pass e che quindi potrebbero creare grossi problemi al servizio ordinario di trasporto urbano ed extraurbano?

Stima difficile. Finora la protesta che si è concretizzata nello sciopero generale nazionale proclamato lunedì dai sindacati di base a Verona ha riguardato circa il sei per cento di adesioni tra i circa 220 autisti del servizio urbano. «Difficile fare una stima, al momento non abbiamo indicazioni sui numeri», ammette Stefano Zaninelli, direttore generale di Atv, «ma pensiamo che la nostra azienda conta oltre 1000 dipendenti e collaboratori, se mancassero l’8 o il 10 per cento di persone - la percentuale stimata a livello provinciale di lavoratori sprovvisti di Green pass - noi ne perderemmo almeno 50 o 60, e non possiamo permettercelo perché vorrebbe dire far saltare alcune corse: fino a una ventina di autisti riusciamo a sopperire con riservisti o altro, di più diventa complicato», l’allarme di Zaninelli.

Che negli ultimi giorni ha inviato anche una lettera alle istituzioni, dal sindaco Federico Sboarina al presidente della Provincia Manuel Scalzotto fino al prefetto scaligero Donato Cafagna, in cui esprime la sua «forte preoccupazione per le criticità che potranno emergere nello svolgimento del servizio di trasporto pubblico locale a decorrere dal prossimo 15 ottobre», ricordando come Atv conti oltre 1000 tra dipendenti e collaboratori, gestendo le percorrenze urbane ed extraurbane dell’intero territorio provinciale.

Programmazione difficile. «L’attuale quadro normativo non consente ancora di garantire nè la programmazione del lavoro nè l’efficienza del servizio; si legge nel documento inviato alle istituzioni, «l’obbligo di dichiarare di non possedere il Green pass con un preavviso adeguato non risolve il problema organizzativo aziendale, il poter prevedere le percentuali di assenza del personale non basta a eliminare il rischio di interrompere il servizio pubblico».

Senza riuscire quindi a garantire il regolare flusso dei trasporti a partire da venerdì. Atv ha anche inviato un ordine di servizio ai propri dipendenti sulle modalità di verifica del certificato verde. «Faremo i controlli al mattino all’ingresso oppure direttamente nelle fermate delle linee», conclude il direttore generale di Atv, «e per effettuarli saranno impiegate circa 30-35 persone di un’azienda esterna».

Luca Mazzara

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