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Inchiesta sulla 'ndrangheta a Verona

Arresti all'Amia
Il cda: «Massima
collaborazione»

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La sede di Amia (Marchiori)
La sede di Amia (Marchiori)
La sede di Amia (Marchiori)
La sede di Amia (Marchiori)

«Massima collaborazione con la Procura, con la quale vi è sempre stata fin dall’inizio del nostro mandato la totale disponibilità nel segno della trasparenza. Martedì sarà convocata una seduta del Cda per discutere l’assegnazione temporanee delle deleghe attualmente in carico al direttore generale». Così i componenti del Cda di Amia, presieduto da Bruno Tacchella, intervengono in una nota sull’inchiesta contro un clan dell’Ndrangheta a Verona che ha riguardato anche la società municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti, controllata da Agsm che a sua volta ha il Comune di Verona quale azionista unico.

 

L’ex presidente, Andrea Miglioranzi, e l’attuale direttore generale della società, Ennio Cozzolotto, sono finiti ai domiciliari. «Proprio la settimana scorsa - prosegue Amia - abbiamo presentato il bilancio aziendale del 2019 con un utile di oltre 1 milione di euro interamente destinato a copertura parziale delle perdite pregresse ereditate dal precedente management. Un risultato frutto di una attenta politica di risanamento, di ottimizzazione dei costi aziendali, di un importante ridimensionamento delle spese di sponsorizzazione e consulenze, di una vantaggiosa rinegoziazione dei contratti commerciali e dell’adeguamento del Piano Finanziario con il Comune di Verona».

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