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Oggi i funerali, aveva 85 anni

Addio a Giulio Tamassia
fondatore del Club di Giulietta

Oggi i funerali, aveva 85 anni
Giulio Tamassia, fondatore del Club di Giulietta, con alcune delle migliaia di lettere che arrivano ogni anno
Giulio Tamassia, fondatore del Club di Giulietta, con alcune delle migliaia di lettere che arrivano ogni anno
Giulio Tamassia

Per lei ha avuto una passione infinita, che ha coltivato fino al suo ultimo giorno. Se ne è andato Giulio Tamassia, il fondatore del Club di Giulietta, che ha fatto conoscere al mondo, rispondendo a migliaia di lettere, il mito dell’eroina scespiriana e dell’amore che va oltre ogni confine. Giulio Tamassia, 85 anni, è morto mercoledì all’alba, nella sua casa a Porto San Pancrazio. Da tempo la sua salute era precaria, ma non gli aveva impedito di continuare a occuparsi del Club che aveva fondato con alcuni amici nel 1972, come associazione culturale per creare iniziative intorno al mito di Giulietta, uno dei simboli con cui Verona è conosciuta nel mondo.

 

Nel 1991 Tamassia ricevette dal Comune l’incarico istituzionale di rispondere alle lettere di Giulietta che ormai arrivavano da tutto il mondo, da quando, nel lontano 1937, il custode della Tomba di Giulietta iniziò a raccogliere e a rispondere alle prime missive, firmandosi «Il segretario di Giulietta». Da allora il fenomeno cresce in modo esponenziale. Oggi per rispondere in molte lingue si alternano allo scrittoio una cinquantina di segretarie, quasi tutte volontarie. Sono circa diecimila le lettere cartacee che arrivano al Club, di cui oggi si occupa Giovanna Tamassia, e che insieme ai messaggi di posta elettronica e alle lettere lasciate alla Casa di Giulietta raggiungono i 50mila messaggi l’anno.

 

A quest’attività si aggiungono poi iniziative culturali di spessore come il Premio Cara Giulietta alla lettera più bella, che culmina con l’assegnazione del titolo nel giorno di San Valentino, e il Premio letterario «Scrivere per amore» dedicato alla narrativa, che si tiene in autunno. Quest’anno giunge alla ventitreesima edizione. Quella dell’anno scorso è stata vinta dal giovane scrittore Giorgio Fontana con «Un solo paradiso» (Sellerio). Un’altra invenzione di Giulio Tamassia è stato il compleanno di Giulietta, un’occasione per organizzare una festa (l’anno scorso si svolse il 27 agosto) per festeggiare la presunta data di nascita di Giulietta che, come spiegava Tamassia, «è stata individuata basandosi sul testo di Luigi da Porto che narra, ben prima di Shakespeare, la storia dei due amanti veronesi. Qui si legge che Giulietta avrebbe compiuto i 18 anni a Sant’Eufemia, il 16 settembre 1284, durante il dominio di Bartolomeo della Scala».

 

Tamassia, spirito anticonformista e gioviale, famoso per le sue bizzarre cravatte, tra cui una che amava moltissimo raffigurante Giulietta con una treccia di stoffa che esce dal tessuto, aveva un passato da direttore della Paluani e una grande capacità organizzativa e commerciale, che andava a braccetto con un’estrosa creatività che l’aveva portato a scrivere delle canzoni che avevano avuto anche dei riconoscimenti. Il matrimonio (era vedovo dal 2005) gli aveva dato due figlie, Giovanna e Paola, ma la sua terza creatura era Giulietta, per la quale non cessava mai di inventare attività, oltre a quelle consolidate e conosciute negli ambienti letterari nazionali e internazionali. «A Verona Giulietta ha dato un’impronta speciale, grazie a Shakespeare, e noi veronesi dovremmo fare di tutto per salvaguardare questa straordinaria eredità», diceva spesso, ricordando che il mito di Giulietta e Romeo fa conoscere Verona nel mondo attraverso il linguaggio universale dell’amore. I funerali di Giulio Tamassia si svolgeranno oggi alle 17, nella chiesa parrocchiale di Porto San Pancrazio. •

Elena Cardinali

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