<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
IL CASO

Abusi e botte
alla moglie
Un uomo in carcere

Un'ambulanza arriva al Pronto soccorso (foto archivio)
Un'ambulanza arriva al Pronto soccorso (foto archivio)
Un'ambulanza arriva al Pronto soccorso (foto archivio)
Un'ambulanza arriva al Pronto soccorso (foto archivio)

L’accusa è di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali: proseguirà il 10 maggio il processo che vede imputato un cittadino dello Sri Lanka. Una storia che rimane ancora poco chiara, anche dopo l’esame all’ex caserma Mastino. La donna ha confermato in parte quanto rilevato dall’accusa ma il suo racconto è rimasto comunque frammentario, anche per le complicazioni linguistiche dovute alla necessità dell’interprete in aula. I giudici hanno ascoltato anche le forze dell’ordine intervenute nell’abitazione dei due coniugi oltre al loro figlio minorenne, ma serviranno altri testimoni nel prossimo appuntamento in aula.

 

Il 26 agosto 2018 la donna andò al pronto soccorso con diverse lesioni, tra cui la frattura del naso, ematomi nella zona delle scapole e della schiena oltre che negli zigomi, con ecchimosi al collo per 20 giorni di prognosi. Partono le indagini su quel marito violento. La situazione del 42enne srilankese si aggrava a seguito delle richieste firmate dal pubblico ministero. Viene arrestato con l’accusa di percuotere frequentemente la moglie colpendola con violenza. Ed ora resta dietro le sbarre. Il capo di imputazione a suo carico parla anche una relazione extraconiugale con un’altra donna e di pretese di rapporti sessuali anche contro la volontà della moglie, generando in casa una situazione quotidiana di ansia e di paura. Il tutto in presenza del figlio minorenne, ascoltato ieri in aula dai giudici. Una tra le persone che vivevano in quella casa sarà sentita in aula il 10 maggio, per confermare o meno le pesanti accuse su quegli episodi. L.M.

Suggerimenti