<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
A Bussolengo, Ronco, Arcole e Bardolino

Blitz della Regione
nelle case di riposo
Una sola bocciata

A Bussolengo, Ronco, Arcole e Bardolino
Anziani in casa di riposo
Anziani in casa di riposo
Anziani in casa di riposo
Anziani in casa di riposo

Quattro case di riposo della provincia di Verona sono state controllate a sorpresa dalla Regione nell’ambito del blitz disposto nei confronti di 34 delle circa 370 case di riposo pubbliche e private regionali, che ospitano circa 3.700 anziani sul totale di 32.000. Tre promosse e una bocciata. I risultati della task force sono stati presentati ieri dal presidente Luca Zaia e dall’assessore al sociale Manuela Lanzarin: 25 delle strutture controllate, hanno ottenuto esito positivo (tra le quali tre veronesi), sette esito negativo (una veronese) e due una situazione intermedia.

 

Le case di riposo che hanno ottenuto esito negativo saranno rese note solo al termine della relazione finale delle commissioni miste istituite da ogni Ulss e i risultati saranno notificati alle autorità e alle istituzioni competenti. Le strutture controllate in provincia di Verona e comprese nella Ulss 9 sono state l’Ipab Centro Anziani Bussolengo, accreditato per 60 posti e ne ospitava 59; l’istituto delle Piccole Figlie di Maria di Ronco all’Adige, con 50 posti occupati su 50 accreditati; l’OORR Don Luigi Rossi di Arcole con 94 ospiti presenti a fronte di 103 posti accreditati; infine Villa Serena a Bardolino con 66 posti occupati su 66 accreditati.

 

«Le criticità maggiori», ha spiegato l’assessore al sociale, Manuela Lanzarin, commentando il risultato complessivo del blitz in tutte le strutture regionali, «hanno riguardato pulizia di ambienti, cattivi odori, ambienti poco arieggiati o che non permettono di uscire con facilità». «Sul fronte degli ospiti, invece, quanto all’igiene i risultati sono stati positivi, con qualche problema relativo al dato relazionale e all’isolamento dei pazienti. Nella riforma delle Ipab attualmente in discussione in Consiglio regionale, inseriremo quindi gli indici di qualità dei servizi e del benessere».

Suggerimenti